Kevin Gameiro ha annunciato recentemente il suo ritiro dal calcio professionistico all’età di 37 anni, dopo una carriera ricca di successi che lo ha visto protagonisti in squadre prestigiose come il Sevilla FC, l’Atlético de Madrid e il Valencia CF, dove ha segnato reti decisivi, tra cui quella che ha portato al trionfo nella Coppa del Re nel 2019.
La sua esperienza all’Atlético di Madrid, sebbene inizialmente promettente a causa di un investimento notevole (32 milioni di euro) e la speranza di sostituire un Jackson Martínez sottotono, non ha soddisfatto le attese, con un totale di 27 gol in 82 presenze e una partenza prematura dopo due stagioni, nonostante il successo in Europa League nel 2018.
Pur non avendo completamente realizzato le aspettative al club madrileno, Gameiro ha costruito un’eredità positiva negli altri team, chiudendo la sua carriera a Strasburgo. In un’intervista con Radio Marca, l’attaccante ha condiviso alcune riflessioni sul suo periodo all’Atlético Madrid, dicendo: “Simeone è una persona molto a posto… ma aveva un certo stile di gioco. Per un attaccante è davvero complicato. La squadra giocava lontano dalla porta e questo richiede un grande impegno, oltre a dover segnare. Avevo davanti a me Diego Costa e un attaccante desidera sempre essere in campo”. Riguardo a un possibile trasferimento al FC Barcelona, Gameiro ha ammesso che gli era stata proposta l’opportunità, ma ha scelto di non intraprendere quella strada: “Ho avuto la possibilità di andare, ma c’erano Neymar, Messi e Suárez. Ho pensato che non avrei trovato spazio e ho deciso di non voler sedere in panchina.”