Il Comitato Tecnico degli Arbitri ha emesso un comunicato mercoledì in risposta alle serie accuse formulate recentemente dall’ex arbitro internazionale Antonio Mateu Lahoz durante un’intervista alla stazione radio Cope. Questo ente, guidato da Luis Medina Cantalejo, ha dichiarato di provare “la più profonda indignazione” per le affermazioni di Mateu, invitandolo a “rivolgersi senza indugi alla giustizia” se possiede informazioni che non conosciamo.
Nella nota si definivano “disoneste e maliziose” le sue osservazioni, evidenziando che mirano a “seminare odio e discreditare la categoria di cui egli stesso ha fatto parte”. Mateu Lahoz ha rilasciato queste dichiarazioni dopo il match tra l’Atletico Madrid e il Barcellona, affermando che l’arbitro De Burgos Bengoechea ha mostrato una gestione eccellente dell’incontro, realizzando “sei o sette opere d’arte tra panchine e situazioni controverse”.
Subito dopo, però, ha lanciato un’accusa inquietante: “È un peccato per lui non essere stato cliente di Javier Enríquez Romero, poiché coloro che lo sono stati hanno avuto maggior fortuna in UEFA”. Questa affermazione ha spinto il conduttore, Paco González, a chiedere chiarimenti: “A quelli che furono formati dal figlio di Enríquez Negreira va meglio in UEFA?”. La risposta di Mateu è stata schiacciante: “Oggi, sì”.
Dall’arrivo dell’ex presidente del CTA, Carlos Velasco Carballo, alla UEFA, le cose sono migliorate notevolmente. Ora ha voce e voto, il che è davvero significativo. Vorrei sottolineare che Alberola stava avendo una stagione eccezionale, ma adesso si trova nel torneo under 20 in Sudamerica, che è considerato il vecchio continente del calcio. Per quanto riguarda De Burgos, arbitra frequentemente partite di grande rilevanza, ottenendo sempre ottimi riscontri, tuttavia in Europa tende a non ricevere la giusta attenzione.