La Real Sociedad sta investendo nel proprio avvenire, puntando su calciatori con contratti a lungo termine piuttosto che solo sui più giovani. Nel recente periodo, il club ha scelto di includere nel proprio progetto giocatori promettenti come Sucic, Óskarsson e Javi López, facendo anche affidamento su Zakharyan e altri arrivati in precedenza, oltre a valorizzare i talenti emergenti provenienti da Zubieta.
Secondo un rapporto del rinomato CIES Football Observatory, la Real è la squadra spagnola che concede il maggior numero di minuti a giocatori con contratti che si estendono oltre il 2026, raggiungendo un impressionante 88,4%. L’Athletic si trova al secondo posto con il 75%, seguito dal Barcellona al 69,6%.
Non solo si distingue in Spagna, ma si colloca al quarto posto tra i 37 campionati calcistici più significativi nel mondo, subito dopo il Chelsea, noto per stipulare contratti di lunga durata per aggirare le regole di fair play finanziario della Premier League, il Monaco e l’AZ Alkmaar. Avanza di poco rispetto ai suoi rivali europei, il PSG e il Manchester United, che chiudono la classifica delle prime sei. Il club txuri urdin ha condiviso su social media con orgoglio, affermando: “Costruendo con uno sguardo al futuro”. Dallo studio emerge che la quota restante di minuti nella Real è prevalentemente attribuibile a un prestito come Aguerd, pari al 6,3%. I contratti di Traoré, Becker e Aritz in scadenza nel 2026 copriranno quasi tutto il restante tempo di gioco, mentre solo un minimo dell’1% è riservato a giocatori che hanno iniziato la stagione ma non sono più in squadra, come Sadiq, Urko e Magunazelaia.
Ci sono diversi aspetti da considerare in questo contesto. È positivo per il futuro che il club stia investendo in calciatori in fase di sviluppo, in linea con l’ottimista commento di Imanol e Aperribay, secondo cui “la migliore versione della squadra si vedrà tra tre anni”. Tuttavia, esiste una certa ambiguità in questo dato. La Real, infatti, è molto lungimirante e sta rinnovando i contratti in rapida successione. Siamo già nel 2025 e quasi tutte le rinnovazioni, tranne quella di Traoré, oltrepassano il 2026, arrivando in alcuni casi fino al 2029 o 2030, come nel caso di Beitia, Pacheco e Turrientes. È importante notare anche che ora il numero di giocatori con contratti brevi è molto limitato. Tra questi, Magunazelaia (2026) ha lasciato il club a gennaio. Aguerd è l’unico in prestito (2025) e solo i tre calciatori più esperti termineranno il loro contratto nel 2026 (Traoré, Aritz e Becker), insieme a qualche giovane come Goti. Pertanto, è evidente che una quota considerevole di minuti sia garantita a giocatori con contratti a lungo termine, visto che la maggior parte di loro ha tali accordi.