L’Associazione dei Calciatori Spagnoli (AFE) ha richiesto giovedì alle varie istituzioni di implementare e rispettare un periodo di riposo minimo di 72 ore tra un incontro e l’altro, una richiesta che è in corso da diverse stagioni. La AFE sottolinea che “il riposo collettivo dei calciatori è un tema cruciale e non negoziabile” e si è offerta di collaborare con FIFA, UEFA, LaLiga, Liga F e la Real Federazione Spagnola di Calcio (RFEF) “per creare un percorso di lavoro condiviso, che parta sia dal giusto riposo dei calciatori e delle calciatrici sia dall’evoluzione delle competizioni”, ha dichiarato in una nota ufficiale.
Il documento evidenzia come l’assenza di un riposo necessario tra le partite “potrebbe costituire una violazione delle normative sulla protezione dei rischi lavorativi”, che garantisce continuamente la sicurezza e la salute dei lavoratori. La AFE ha anche menzionato la partita tra FC Barcelona e Osasuna, che era stata rinviata in seguito alla morte del medico della squadra catalana, esprimendo insoddisfazione per il rifiuto delle richieste presentate da entrambi i club affinché la partita si giocasse tra la penultima e l’ultima giornata di campionato.
Secondo le disposizioni del Giudice Unico delle Competizioni Professionali della RFEF, José Alberto Peláez, la partita si svolgerà il 27 marzo, pochi giorni dopo la finestra FIFA. Pertanto, per affrontare questa problematica che perdura nel calcio da parecchi anni, la AFE ha “contattato tutte le istituzioni responsabili delle varie competizioni, sia a livello nazionale che internazionale, al fine di adottare congiuntamente le misure necessarie per tutelare la salute dei calciatori e delle calciatrici”.