Le ragioni del divorzio tra Mateu Lahoz e il Comitato Tecnico degli Arbitri sono diverse

Il severo comunicato rilasciato ieri dal Comitato Tecnico degli Arbitri (CTA) nei confronti di Mateu Lahoz, in seguito alle sue allusioni riguardanti il figlio di Enríquez Negreira e Ricardo de Burgos, rappresenta solo un altro episodio del crescente allontanamento del noto arbitro internazionale valenciano dall’attuale organo arbitrale guidato da Luis Medina Cantalejo.

Questo distacco ha avuto inizio quando, durante la stagione 2022-2023, la dirigenza arbitrale gli ha comunicato che doveva ritirarsi dall’attività arbitrale al termine della stagione, all’età di 46 anni. Il precedente presidente del CTA, Velasco Carballo, aveva annullato il limite di età di 45 anni per il ritiro, una norma che è stata reintrodotta da Luis Medina Cantalejo al suo ingresso nel ruolo nel dicembre 2021.

Nello stesso campionato, anche Carlos Del Cerro Grande, che all’epoca aveva 47 anni, ha lasciato l’arbitraggio, avendo superato il limite stabilito da Carballo. La motivazione per cui Del Cerro non ha smesso un anno prima è legata al fatto che, designato per dirigere la Eurocoppa 2021 insieme a Lahoz, aveva sperato fino all’ultimo di partecipare al Mondiale in Qatar nel dicembre 2022, manifestazione a cui poi ha partecipato proprio Lahoz. Durante la stagione 2022-2023, entrambi gli arbitri hanno ricevuto notifica dal CTA riguardo alla conclusione della loro carriera sul campo. In entrambi i casi, non avrebbero potuto riportarsi in Segunda, poiché il regolamento stabilisce che il limite di età per salire in Primera è fissato a 41 anni; oltrepassare tale età rende impossibile il ritorno alla seconda divisione.

Un episodio interesante que contrasta con la trayectoria de Cordero Vega, quien a los 39 años descendió a Segunda división y recientemente ha vuelto a Primera. En este contexto, se ofreció a Mateu Lahoz la opción de seguir como árbitro de VAR, propuesta que también recibió Carlos del Cerro. Sin embargo, Lahoz decidió rechazarla, mientras que del Cerro ha permanecido activo en esa función. Para la temporada 2024-2025, se implementará una normativa que establece que los árbitros de esta categoría solo podrán desempeñarse en el equipo de VAR o AVAR, pero no en la dirección de partidos, pudiendo extender su labor hasta un máximo de dos temporadas tras su actividad en el campo. Al cierre de cada temporada, el Comité Técnico de Árbitros re-evaluará, basándose en criterios técnicos y de rendimiento, si corresponde prolongar la actividad de los árbitros hasta el límite mencionado. Este requisito de edad será nuevamente aplicado por el CTA este verano, lo que resultará en la salida de dos árbitros de Primera: Soto Grado y Melero López. Ambos, al igual que Mateu y Del Cerro, tendrán la oportunidad de continuar durante dos años en el VAR. Esta situación ha provocado una distancia que se hizo evidente en las recientes declaraciones de Mateu Lahoz, en las que comentó sobre los presuntos beneficios que han recibido árbitros españoles en Europa relacionados con Enríquez Negreira.

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