La AFE si esprime in ritardo: sostiene ora la necessità di un riposo di 72 ore, ma in precedenza non ha tenuto conto di questo aspetto con la Real Sociedad

L’Associazione dei Calciatori Spagnoli (AFE) ha nuovamente messo in luce la sua incoerenza riguardo alla protezione del riposo per gli atleti. Il sindacato ha espresso la propria richiesta per il rispetto delle 72 ore tra le partite, tuttavia, di fronte a situazioni analoghe vissute dalla Real Sociedad e dal Betis in questa stagione, ha scelto di rimanere in silenzio.

La sua attuale posizione, favorevole ai club più potenti, rivela una mancanza di coerenza. Dopo che il Real Madrid ha sollevato il problema del rispetto di questo intervallo di recupero, l’AFE è intervenuta, sostenendo che il benessere fisico dei calciatori è cruciale per le loro prestazioni e la loro salute.

In risposta a questa richiesta, l’associazione ha dato il proprio sostegno alla richiesta del club madrileno, sottolineando l’importanza di rispettare la regola delle 72 ore. Intanto, la situazione che ha coinvolto Barcelona e Osasuna ha messo in evidenza ulteriormente l’iniquità nell’applicazione di questa norma. Dopo l’annullamento dell’incontro tra le due squadre a causa della morte del dottor Carles Miñarro, LaLiga ha deciso di riprogrammare la partita per giovedì 27 marzo alle ore 21:00. Questo comporterà che sia il Barça sia l’Osasuna dovranno giocare di nuovo la domenica, senza rispettare il periodo di riposo che la AFE ora sostiene con fermezza. Nel suo comunicato ufficiale, l’AFE ha dichiarato: “Il rispetto delle 72 ore di riposo tra le competizioni è un principio imprescindibile. Non si tratta solo di rendimento sportivo, ma anche di salute e prevenzione degli infortuni. Un’eccessiva pressione dovuta a partite ravvicinate senza un adeguato recupero mette in pericolo l’integrità fisica dei calciatori”. Inoltre, il sindacato ha aggiunto: “L’AFE continuerà a battersi affinché questo principio venga applicato rigorosamente in tutte le competizioni e casi, senza eccezioni che possano compromettere la sicurezza dei giocatori”.

La Real Sociedad e il Betis si sono sentiti trascurati. Tuttavia, questa situazione mette in evidenza la mancanza di reazione da parte del sindacato quando entrambe le squadre hanno affrontato un calendario molto faticoso. Infatti, la squadra basca è risultata una delle più colpite dagli orari delle partite nel panorama calcistico spagnolo. Nella stagione in corso, ha giocato 9 match in meno di 72 ore su un totale di 46, corrispondendo al 19,6% degli incontri. Questo dato è simile a quello dell’Athletic Club, ma supera di gran lunga quello del Real Madrid, che ha affrontato solo 4 partite in condizioni analoghe. Nonostante ciò, il Real Madrid ha sollevato preoccupazioni, mentre i dati della Real Sociedad sono comunque inferiori rispetto a quelli di altre squadre. Al contempo, il Betis è la squadra più danneggiata dagli orari delle gare, evidenziando così l’attenzione dispare della AFE verso i vari club. Sebbene il Real Madrid si sia fatto sentire recentemente, molte squadre impegnate in Europa League e Conference hanno subito un calendario consecutivo senza che il sindacato intervenisse con fermezza.

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