L’Athletic ha l’opportunità di vincere il premio principale in 10 finali

L’Athletic ha preso una pausa di tre giorni dopo un intenso periodo di competizioni ricco di incontri. Lunedì, la squadra riprenderà gli allenamenti per prepararsi alla fase finale della stagione 2024-25, con soli due mesi di campionato rimasti per realizzare il sogno di tornare a giocare in Champions League la prossima stagione.

Questo rappresenterebbe un traguardo significativo rispetto agli obiettivi stabiliti all’inizio dell’anno dalla dirigenza, dal tecnico e dai giocatori, che avevano come meta il ritorno in Europa attraverso il torneo di campionato. Partecipare alla massima competizione continentale comporterebbe un notevole avanzamento sia sul piano sportivo che economico.

Restano dieci partite per raggiungere questo obiettivo, un periodo cruciale in cui si prendono decisioni decisive, come sottolineato da Luis Aragonés in passato. “Ciò che conta nelle leghe sono le ultime dieci partite, è lì che si decidono i trofei e gli obiettivi, quindi è fondamentale arrivarci nel miglior modo possibile”, aveva affermato. L’Athletic ha già rispettato la prima condizione enunciata dal ‘Saggio di Hortaleza’, essendo ben posizionato. La squadra di Valverde occupa il quarto posto con 52 punti, otto in più rispetto al Villarreal (quinto) e al Betis (sesto), anche se i gialli devono recuperare un incontro, quello in programma a La Cerámica contro l’Espanyol, rinviato a causa del maltempo che ha colpito la comunità valenciana, previsto per il 27 aprile, il giorno dopo la finale di Coppa di La Cartuja.

Valverde ha enfatizzato recentemente l’importanza di questo periodo nel calendario calcistico. “È vero che in Liga ci troviamo in una buona posizione, ma i concorrenti dietro di noi stanno facendo pressione. Quando si ha un vantaggio, è fondamentale essere decisivi e accurati quando serve. Siamo arrivati a un punto in cui dobbiamo iniziare ad esserlo, perché dopo il match contro il Sevilla, ci resteranno solo dieci partite e ogni punto diventa cruciale”, ha dichiarato in vista della sfida al Sánchez Pizjuán. “Ora entriamo nella fase decisiva della stagione”, ha ribadito dopo la vittoria per 0-1 grazie al gol di Yeray.

I leoni sono tornati a casa con tre punti preziosi e l’obiettivo ora è consolidare la loro posizione di prestigio dopo un’ottima prestazione nelle 28 giornate di campionato fino ad ora. Il team di Valverde affronterà cinque incontri tra le mura amiche (Osasuna, Rayo, Las Palmas, Alavés e Barça) e altrettanti in trasferta (Villarreal, Real Madrid, Real Sociedad, Getafe e Valencia). Il calendario presenta sicuramente più difficoltà nelle partite lontano da San Mamés rispetto a quelle casalinghe.

La fase finale avrà inizio con l’arrivo dei rojillos, che si svolgerà domenica 30 marzo, poiché il Comitato di Seconda Istanza della Federazione ha confermato che il match Barça-Osasuna, inizialmente rinviato per la morte del medico culé Carles Miñarro, sarà recuperato il 27 marzo, respingendo così la richiesta delle due squadre di disputare le partite tra la 37ª e la 38ª giornata.

Dopo aver affrontato i navarresi, il calendario si complica. Il Bilbao si recherà a trovare la squadra di Marcelino domenica 6 aprile alle 21:00, in un incontro cruciale per il quarto posto, dove anche un pareggio basterebbe per mantenere la distanza. Successivamente, il 10 aprile, si terrà la partita di andata dei quarti di finale di Europa League contro i Rangers allo stadio Ibrox. Txingurri ha lamentato che il match contro gli avversari gialli non si disputi di sabato, poiché ciò permetterebbe un giorno in più per recuperare in vista di Glasgow. Domenica 13, il Rayo sarà a Bilbao, sempre alle nove di sera, prima del ritorno europeo del 17. La sfida contro il Real Madrid al Bernabéu deve svolgersi il 20 o 21, e a quel punto rimarrebbero sei partite di campionato, con l’incertezza se l’Athletic sarà riuscito ad eliminare gli scozzesi, guadagnando così l’accesso alle semifinali europee.

Le Palmas arriverà a Bilbao durante la settimana (22, 23 o 24 aprile). Successivamente, sarà il turno di affrontare la Real a Anoeta, accogliere l’Alavés, e giocare due trasferte consecutive contro il Getafe di Bordalás e il Valencia prima di chiudere la stagione di campionato contro il Barça a Bilbao. In quel momento, l’Athletic spera di aver assicurato il quarto posto per tornare a competere in Champions, traguardo mancato dal passato agosto 2014, quando affrontarono il Napoli in quella memorabile preliminare ancora presente nella memoria dei tifosi del Botxo.

Il secondo grande obiettivo rimane la finale europea.

Oltre a conquistare un posto per partecipare alla Champions nella prossima stagione, l’Athletic ha un’altra grande sfida da affrontare nel corso di quest’annata: prima deve raggiungere la finale della Europa League e successivamente trionfare, il che rappresenterebbe il primo trofeo continentale nella loro storia. Per poterci riuscire, i leoni devono superare due turni eliminatori: nei quarti di finale contro il Glasgow Rangers (10 e 17 aprile) e, se riescono a passare, nelle semifinali (1 e 8 maggio) contro la squadra vincente del match tra l’Olympique di Lione e il United. A differenza degli ottavi e dei quarti, il fattore determinante nelle ‘semifinali’ è che la partita di ritorno si gioca a Lione o a Manchester.

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