Il presidente del Consiglio Superiore dello Sport (CSD), José Manuel Rodríguez Uribes, ha confermato sabato che il Real Madrid ha rispettato la decisione dell’ente che guida riguardo al caso di Dani Olmo, un gesto per il quale esprime grande apprezzamento.
Ha inoltre anticipato che una conclusione definitiva verrà presa “nei prossimi giorni”. Riguardo a una potenziale ingerenza del presidente del Real Madrid, Florentino Pérez, per supportare la sospensione accordata dal CSD ai giocatori barcellonisti Dani Olmo e Pau Víctor, come insinuato da Javier Tebas, presidente della LaLiga, Uribes ha commentato con ironia che sembra essere “il mondo al contrario”, visto che il club madrileno sembrerebbe godere della situazione.
“Il calcio a volte può essere piuttosto divertente, presentano situazioni bizzarre. Secondo alcune interpretazioni, il Real Madrid appare soddisfatto della situazione di Dani Olmo, davvero il mondo al contrario. Comunque, il Real Madrid ha semplicemente rispettato la decisione del CSD e gliene sono molto grato. Anzi, non solo il Real Madrid, ma l’ottanta o il novanta percento delle società ha compreso questa situazione”, ha dichiarato il presidente del CSD. Uribes, accompagnato dalla delegata del governo in Valencia, Pilar Bernabé, ha visitato sabato alcune strutture sportive a Picanya, una delle aree più colpite dalla tempesta del 29 ottobre scorso, sottolineando che hanno tempo fino al 7 aprile per risolvere definitivamente la questione e ha espresso di sentirsi “molto orgoglioso” della decisione presa.
“Ci sono stati chiaramente delle divergenze, delle controversie, o come si voglia definirle, tra il FC Barcelona, LaLiga e la Federazione. Noi, in qualità di Consiglio Superiore dello Sport, riteniamo di avere l’obbligo di intervenire, sfruttando la Legge dello Sport che stabilisce la necessità di tutelare sempre gli atleti e garantire che i calciatori non subiscano danni a causa di tali conflitti,” ha dichiarato. “Di fronte all’incertezza sul fatto di giocare o meno mentre si chiarisce la questione centrale, era evidente che la partita doveva svolgersi. Gli atleti hanno il diritto di proseguire le loro carriere professionali in modo regolare, e questo rappresenta un precedente che intendiamo applicare in ogni altra situazione, a prescindere dallo sport,” ha aggiunto il presidente del CSD.