Antony ha rivelato di aver affrontato una notevole pressione mentre si trovava nella favela

Il calciatore brasiliano Antony, che ha rapidamente guadagnato notorietà come una delle stelle del Real Betis, si prepara ad affrontare per la prima volta il derby contro il Sevilla FC questa domenica. Aspetta con trepidazione l’inizio della partita. “Sono molto ansioso, davvero molto ansioso.

Le persone dicono che è un match di grande importanza. Sapete, ogni partita conta, ma un derby ha un significato particolare. Giocare in casa rende tutto ancora più speciale, mi sento pronto e carico”, ha dichiarato l’esterno del Betis durante un’intervista con DAZN.

Il calciatore si dice soddisfatto della sua scelta di unirsi al Betis a gennaio: “Avevo bisogno di ritrovare me stesso e di essere felice. Ogni giorno che passa sono convinto che sia stata la decisione migliore. Ho appreso tanto durante la mia esperienza al Manchester United, ma ho anche affrontato alcune difficoltà. La città di Sevilla mi ricorda molto il Brasile: il sole, il cibo, la gente… è fondamentale per chi proviene dal mio paese”.

Antony non sente alcuna pressione nel giocare partite del genere e riflette sui suoi umili inizi nelle favelas di San Paolo: “Quando qualcuno mi parla di pressione, ricordo quella che vivevo nelle favelas, quando non avevo nemmeno le scarpe per giocare. Talvolta andavo a scuola al mattino senza mangiare. Quando affronta sfide difficili, ripenso sempre a quel periodo. Rappresento tutti quelli che sono rimasti nella favela. Giocavo contro chiunque, anche contro i trafficanti. Se mi chiedi se avevo paura, certo che sì. Ma ho sempre avuto una personalità forte. Più era difficile, più volevo esserci. Quando incontro ostacoli, penso a quello che ho vissuto nella favela. Quella era vera difficoltà”, ricorda con nostalgia.

Il Betis si prepara intensamente per il derby

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