La tensione, le offese e le urla hanno caratterizzato una nuova Assemblea Generale Straordinaria degli Azionisti del Sevilla FC SAD, la seconda di questo anno, convocata da José María del Nido Benavente per destituire l’attuale consiglio di amministrazione guidato dal figlio.
Si è trattato di un evento imbarazzante, durante il quale non sono mancate minacce e insulti, con gli azionisti che impedivano a Del Nido Carrasco di parlare e al contempo si udivano fischi e grida di “fuori, fuori!”. In un clima di grande nervosismo, il principale azionista, Del Nido Benavente, non è riuscito a esercitare il suo diritto di voto, nonostante le misure cautelari ottenute da un giudice solo pochi giorni prima.
Il momento culminante di tensione si è verificato quando l’ex presidente ha intimato al figlio di andarsene. “Vedi, José María, non ti vergogni di quello che stai facendo? Il 99% dei tifosi è contro di te. Non sei tu il colpevole. La gente deve sapere che la famiglia Carrión, Alés e Guijarro ti sostengono”, ha affermato il principale azionista, rivolgendo nuovamente la parola al figlio tra gli applausi degli azionisti. “Questi incapaci stanno portando in rovina il Sevilla FC. Il debito è arrivato a 300 milioni di euro e i fondi propri negativi segnano 167 milioni negli ultimi quattro anni. Hai i tifosi contro di te. ¡José María, vattene! Non ti rendi conto che non sei in grado di affrontare la situazione? Lascia che siano quelli che ne sanno a gestire il club. Non sappiamo come dirtelo”, ha continuato a rimproverarlo.
Nel momento delle votazioni, Del Nido Benavente, i cui legali avvertono di possibili nuove contestazioni e richiamano l’attenzione della presidenza sul fatto che stiano commettendo “un illecito societario”, ha potuto fare ben poco, poiché le sue azioni sono state bloccate dal consiglio a causa di un accordo tra azionisti che l’ex presidente considera ormai nullo. Anche Del Nido junior ha beneficiato del supporto azionario degli investitori americani, ma ha avuto chiaro riscontro che l’atmosfera è decisamente avversa alla sua gestione. La tensione cresce in casa Sevilla.
