Le due facce di Miovski

Bojan Miovski rappresenta ancora un mistero per il Girona. L’attaccante macedone, arrivato la scorsa estate come una scommessa per rafforzare l’attacco, non è riuscito a dimostrare le sue qualità nella sua prima stagione in LaLiga.

Le sue prestazioni sotto la guida di Míchel suscitano più interrogativi che sicurezze: ha messo a segno solo due reti in 15 partite di campionato, entrambe in un incontro contro l’Espanyol a Montilivi.

Da quel momento, è calato il silenzio in quanto a gol. Né la mancanza di concorrenza in alcuni periodi della stagione né le chances concesse dall’allenatore sono state sufficienti affinché il giocatore ritrovasse la forma ideale nel club catalano.

Nonostante i tentativi di Míchel di inserirlo nel gioco e le numerose occasioni avute, il macedone fatica a farsi spazio.

Il processo di adattamento si prospetta complesso, una situazione evidente sul terreno di gioco. La barriera linguistica ha ostacolato la sua integrazione, e la mancanza di fiducia è palpabile in ogni sfida.

In molte partite, Miovski si è mostrato poco coinvolto, senza gran contributo al gioco e senza creare il pericolo che ci si aspetta da un centravanti. Tuttavia, la situazione cambia radicalmente quando rappresenta la Macedonia del Nord.

Durante l’ultimo break per le nazionali, ha dimostrato di essere decisivo, segnando in entrambe le sfide di qualificazione al Mondiale contro Liechtenstein e Galles, contribuendo a portare la sua squadra al primo posto nel Gruppo J, che garantisce un accesso diretto alla competizione mondiale. Non si tratta di un singolo episodio: ha trovato la rete anche nei tre precedenti stop internazionali, tutti già con la maglia del Girona.

La sua efficacia con la nazionale risalta in modo netto rispetto al suo rendimento con il club. Inoltre, il fattore psicologico è cruciale: con la sua selezione, gioca con maggiore fiducia e senso di responsabilità, mentre nel contesto catalano sembra essere intrappolato in un vortice di incertezze.

Con l’ultima fase della stagione che si avvicina, Miovski si trova di fronte a una scelta su quale versione di sé stesso presentare a Girona. La prima chance si prospetta rapidamente, contro il Barça, dove lotterà per una posizione da titolare insieme ad Abel Ruiz. Sarà ancora Míchel a dover gestire la situazione. Nel frattempo, Miovski è già tornato a unirsi al resto della squadra.

David Aganzo ha commentato riguardo al numero di partite: “Dobbiamo riconsiderare la situazione”

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