La direzione di gara di González Fuertes nella partita di ieri sera al Santiago Bernabéu ha suscitato un’accesa discussione. Questo è particolarmente legato a due decisioni che hanno pregiudicato i gol del Real Madrid, che ha battuto il Leganés. In primo luogo, si segnala il rigore fischiato per un contatto tra Oscar Rodríguez e Arda Güler, il che ha consentito ai madridisti di prendere il vantaggio.
Fonti consultate suggeriscono che, sebbene vi sia stato un contatto, non fosse sufficiente per assegnare il penalty. Il problema principale è che, essendo presente tale contatto, il VAR non ha ritenuto opportuno richiamare l’arbitro asturiano per una revisione. Altra controversia concerne una mancanza di Renato Tapia su Rodrygo, che ha portato al gol di Mbappé, il terzo e decisivo per la squadra di Ancelotti.
In questo caso, secondo le stesse fonti, si può ritenere giustificata la sanzione del centrocampista del Leganés, poiché pur avendo toccato il pallone, ha colpito il giocatore brasiliano con l’altra gamba. Questo episodio non è soggetto all’intervento del VAR, in quanto non rientra nei protocolli di video arbitraggio. La questione ora è se la partita di ieri possa segnare l’ultimo incontro di González Fuertes al Bernabéu, visto il suo debutto nella massima serie nella stagione 2017-2018. Ieri, infatti, era la sua prima apparizione stagionale nello stadio madridista. Inoltre, il prossimo 8 giugno compirà 45 anni, un’età solitamente associata al ritiro per gli arbitri di alto livello, a favore di nuovi fischietti più giovani. Tuttavia, è importante notare che questo limite non è più in vigore, a seguito della riforma voluta dall’ex presidente del CTA, Carlos Velasco Carballo.