Il sentiero del Calderón, la segnalazione del Metropolitano

Nel 2014, l’Atlético di Madrid si era già fatto strada verso le semifinali di Champions in condizioni simili a quelle attuali presso il Vicente Calderón. Le tre sconfitte subite in precedenti incontri contro il Barcellona nel Metropolitano rappresentano un campanello d’allarme per la squadra di Simeone in vista del ritorno delle semifinali di Coppa del Re.

Dopo il pareggio di andata all’Olimpico Lluís Companys, terminato 4-4, tutto dipenderà dalla sfida di mercoledì, che definirà chi accederà alla finale del 26 aprile a Siviglia, dove ad attendere ci sarà il Real Madrid o la Real Sociedad, che si sfideranno nell’altra semifinale.

L’Atlético e il suo allenatore sono pronti ad affrontare la nuova challenge. L’11 aprile di undici anni fa, con un pareggio 1-1 al Camp Nou, il team colonna dei rojiblancos riuscì a eliminare il Barcellona di Messi e compagni, grazie a un’intensa pressione e a una strategia ben pianificata, con assist mirati di Raúl García per sfruttare la velocità di Adrián López. Il gol iniziale di Koke Resurrección al 5° minuto di gioco, l’unico tra i 36 convocati a essere ancora attivo in uno dei due club, fu decisivo per superare il turno. Dopo di che, l’Atlético affrontò il Chelsea in semifinale, uscendo vittorioso con un 1-3 nel ritorno, dopo un 0-0 all’andata, e si guadagnò così un posto in finale di Champions, che purtroppo si rivelò fatale a Lisbona.

Il 14 aprile 2016 rappresenta un chiaro esempio della determinazione del team di Simeone, analogamente a quanto avvenne in una situazione anche più complicata quando il club rimontò lo svantaggio di 2-1 dell’andata contro il Barcellona, grazie a due reti di Antoine Griezmann, sempre al Calderón. Prima dell’era Simeone, nel 1989, si era già verificata una situazione simile nella Coppa del Re, in cui l’Atletico, dopo aver pareggiato 3-3 al Camp Nou, riuscì a trionfare con un 4-0 a casa, grazie a due gol di Baltazar, a uno di Donato e a uno di Manolo, proprio come nell’attuale scenario con un pareggio all’andata. Tuttavia, gli ultimi incontri al Metropolitano contro i catalani destano maggiore preoccupazione. Non si può dimenticare la recente sconfitta per 2-4, quando l’Atletico era in vantaggio 2-0 al minuto 70 il 16 marzo, né il precedente 0-3 del 17 marzo 2024, con Joao Félix, Robert Lewandowski e Fermín López sugli scudi. Entrambi gli incontri hanno visto come fattore chiave le fatiche del Atletico, reduce da intense sfide di Champions League contro Real Madrid e Inter, disputate solo quattro giorni prima. La squadra madrilena ha subito tre sconfitte consecutive in casa contro il Barcellona; l’ultima risale all’8 gennaio 2023, con un gol di Ousmane Dembélé durante il periodo in cui Xavi era alla guida del club. Il Barcellona si conferma quindi come il club ospite che ha avuto il maggior successo al Metropolitano, aperto nel settembre 2017.

Nella storia del club, l’Atletico Madrid ha subito 18 sconfitte sul proprio campo, di cui quattro sono arrivate contro il Barcellona, mentre contro il Real Madrid e il Levante ha incassato due sconfitte ciascuno. Ha perso inoltre una volta contro il Lille, Osasuna, l’Athletic Club, il Villarreal, il Mallorca, il Milan, il Liverpool, l’Espanyol, il Siviglia e il Chelsea. In totale, l’Atletico ha disputato 193 partite tra le mura domestiche, ottenendo 134 vittorie, risultati che sarebbero sufficienti per avanzare mercoledì; ha pareggiato in 41 occasioni, il che renderebbe la sfida contro il Barcellona equilibrata, mentre le restanti 18 partite hanno visto la squadra soccombere. Questo comporta che solo il 9% delle sue prestazioni in quel recinto lo escluderebbero dal confronto con i catalani.

Koke ha dichiarato: “Il Barça sta attraversando un momento di forma eccezionale, ma noi giochiamo tra le mura amiche.”

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