Un Barça trascinato da Lewandowski supera nettamente il Girona

Il Barcelona ha risposto prontamente al furto subito dal Leganés. Con un’ottima prestazione corale, i catalani hanno sopraffatto un Girona che avrebbe potuto subire una sconfitta ancor più pesante; gioiello della squadra avversaria è stato Gazzaniga, nonostante il punteggio finale di 4-1.

Lewandowski ha segnato una doppietta che ha sbloccato il match nel secondo tempo, dopo che un autogol era stato l’unico modo per il Girona di resistere nel primo tempo. Dopo il pareggio di Danjuma, il polacco ha segnato due reti, mentre Ferran ha concluso il tabellino.

Questa vittoria rinforza ulteriormente il morale della squadra di Xavi, avvicinandola ai propri obiettivi. Flick aveva dichiarato che ogni successo rende gli avversari sempre più vulnerabili. I suoi giocatori, impegnati nella seconda di tre partite in una settimana, hanno messo in pratica le sue parole. Ancora una volta, la gestione di Flick è stata impeccabile. Per prepararsi alla partita di Coppa di mercoledì, ha deciso di dare il giusto riposo a diversi elementi. Balde ha avuto un turno di riposo, Frenkie de Jong è stato tenuto in panchina e Raphinha ha continuato a recuperare dal ‘jet lag’. Il Barcellona ha dominato il gioco, mostrando un’identità chiara e forte, ma ha impiegato tempo a sbloccare la situazione, poiché il Girona ha scelto di chiudere gli spazi, attendere un errore del Barcellona per sfruttare la velocità delle proprie punte. L’ingresso di Frenkie ha portato nuova linfa e si è rivelato decisivo per risolvere la situazione. L’abilità di Flick nei cambi si è confermata nuovamente efficace. Il Girona, costretto a rendere difficile ogni punto, ha adottato un approccio duro e difensivo, puntando su lanci lunghi e rinunciando al proprio stile di gioco. Non c’era traccia del ‘Míchel di Arrigo’.

Un avviso giunse da Tsigankov, il quale eseguì un colpo di testa su un lungo cross di Asprilla, che era stato frutto di uno di quei contrasti. Poco altro accadde in un avvio dominato dal Barcelona. Sin dai primi istanti, gli azulgrana presero possesso del match, creando, nei primi venti minuti, un vero festival di opportunità che Gazzaniga riuscì a neutralizzare, mantenendo il suo team chiuso nella propria metà campo. Le azioni non si concretizzarono, ma il Girona fu costretto a difendersi durante la prima frazione. La strategia del Barcelona prevedeva Fermín come trequartista, sostituendo il mancante Dani Olmo. Gavi iniziò come falso esterno sinistro, similmente a quanto fatto contro l’Osasuna. Fermín, dal centro, tentò di sorprendere Gazzaniga in due occasioni, grazie a due giocate di Koundé sulla destra e di Gavi sulla sinistra. Koundé è sempre attivo, non si ferma mai, sbaglia raramente in fase difensiva e ha recentemente migliorato la sua capacità di attacco, collaborando efficacemente con Lamine Yamal, creando situazioni pericolose. Pur dovendo stare attento ad Asprilla, il giocatore ritenuto più minaccioso del Girona, si è spesso proiettato in avanti, permettendo a Lamine Yamal di entrare nel gioco. Egli ha persino segnato ma il gol è stato annullato per un offside millimetrico in seguito a un ottimo passaggio di Fermín. Lamine Yamal, rapido e frizzante, ha generato numerose opportunità offensive. Ha servito un passaggio straordinario a Lewandowski, il cui tiro è stato parato nuovamente dal portiere, che in seguito ha anche respinto in modo provvidenziale un colpo di testa di Araujo su un corner battuto da Pedri. Incredibilmente, la porta del Girona è rimasta intatta quando Pulido Santana, un vero disastro, ha fischiato una falta all’interno dell’area su Fermín che, invece, si trovava nettamente dentro; dopo essere stato avvisato e aver consultato il VAR, ha arbitrariamente deciso che la foul fosse di Fermín.

Il Barça ha visto le sue azioni calare, nonostante le controversie legate all’applicazione delle regole e a decisioni difficili da interpretare. Una giocata confusa ha infatti destabilizzato la formazione di Flick, che ha incontrato difficoltà nel creare occasioni di gioco dopo essersi scontrata contro Gazzaniga. Tuttavia, una punizione, causata da un instancabile Fermín a causa di un fallo di Lamine Yamal, ha portato a un gol rocambolesco. Il pallone, destinato a Eric, è finito per essere devito in rete da Krejci, che l’ha toccato col braccio.

Appena ripresa la partita, il Girona ha mostrato un atteggiamento più aggressivo e si è ripreso, esprimendo ciò che Míchel aveva previsto con un’azione fulminea. In un episodio isolato ma decisivo, Araujo ha perso palla, Blind ha fornito un passaggio verticale eccellente e Danjuma ha capitalizzato la situazione. Il Barça ha reagito prontamente: Lamine Yamal ha tentato un tiro, Koundé ha sbagliato la mira e un colpo di Eric ha colpito il legno. In seguito, Lewandowski ha segnato in modo acrobatico dopo un’azione che ha coinvolto Gavi e un colpo di testa di Fermín, senza permettere che la sua leadership nel ‘Pichichi’ fosse intaccata, in seguito all’ingiustizia subita dal Leganés al Bernabéu.

Frenkie de Jong, subentrato nella ripresa, ha orchestrato una transizione brillante, assistendo Lewandowski, il quale ha colpito con precisione segnando contro un Gazzaniga che nel primo tempo aveva parato tutto. Anche Ferran, soprannominato ‘Tiburón’, ha partecipato al festeggiamento, grazie a un’invenzione di Gerard Martín, dopo un’altra giocata di Frenkie. Gazzaniga ha continuato a oppose resistenza, mentre Pulido Santana ha clamorosamente negato un rigore a Balde.

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“La notazione Europa non riesce a stabilirsi nei nostri pensieri.”