Domenica scorsa c’è stata una certa attesa per assistere al nuovo confronto tra Nico Williams e Jesús Areso. Il giocatore dell’Athletic, che normalmente gioca a destra ma si è posizionato a sinistra, si è ritrovato ancora una volta faccia a faccia con il terzino destro di Osasuna, all’interno dello stadio di San Mamés.
I due, in passato compagni nella squadra del Bilbao Athletic, ora si sfidavano in prima divisione. Entrambi gli allenatori, Valverde e Vicente Moreno, erano consapevoli di come l’epilogo dell’incontro di coppa disputato mesi fa in quel medesimo stadio avesse messo in luce gli scontri tra il lato sinistro dell’Athletic e il lato destro degli avversari.
In quella serata, conclusa con una vittoria per 2-3 per Osasuna, i primi due gol evidenziarono le vulnerabilità della coppia difensiva formata da Yuri e dal giovane Williams. Areso si era fatto spazio in entrambe le occasioni, contribuendo significativamente ai gol dei suoi. Nico Williams aveva trovato il modo di segnare, mostrando anche alcune delle sue giocate distintive, ma ormai la partita di coppa era già diventata difficile per l’Athletic. Lezioni apprese. Questa volta, Areso non è riuscito a esprimersi al suo massimo. Sebbene ci abbia provato nella sua difesa a cinque, le sue opportunità di avvicinarsi alla porta difesa da Unai Simón sono state limitate, sia per merito dell’avversario che per errori dei propri compagni. Nico Williams, dal canto suo, ha mostrato una maggiore inclinazione a tagliare verso l’interno, comportandosi in maniera diversa da come aveva fatto in precedenza, e ha persino cambiato lato con suo fratello Iñaki. Valverde, oltre a prendere decisioni tattiche, è intervenuto anche durante il match: intorno al diciassettesimo minuto, mentre Areso reclamava un fallo, il calmo e rispettoso tecnico dell’Athletic lo ha ammonito con gesti chiari dal suo posto in panchina, suggerendo di smettere di lamentarsi. La situazione è rimasta tranquilla.
Quattro minuti dopo si verificò il tanto discusso scambio di posizioni fra i due Williams. Areso affrontò delle difficoltà contro il sempre imprevedibile Iñaki e, in particolare, dovette fare i conti con i contrasti di Yuri, che gli impedirono di avanzare, costringendolo a un rilancio sul lato. Il difensore sinistro non nascose la propria soddisfazione nel fermare l’attacco dell’Osasuna. Questo scenario si ripeté varie volte sia prima che dopo l’intervallo. Nico Williams riuscì anche a prevalere su Areso in un contropiede dell’Athletic, il cui tiro, purtroppo per lui, fu deviato in angolo da Aitor Fernández. Con il passare del tempo, Areso iniziò a mostrare segni di affaticamento e in uno dei suoi ultimi tentativi di spingersi lungo la fascia, si scontrò con un Yeray rapido e preciso nel contrasto. A un quarto d’ora dal termine, il giocatore navarrese fu sostituito per segnali evidenti di stanchezza da Rubén Peña, il quale ebbe l’occasione più ghiotta per i suoi, ma Unai Simón parò con una mano decisiva.