Le ragioni per cui l’Atlético continua a mantenere la fiducia nella Liga

L’Atlético de Madrid è rimasto senza vittorie in LaLiga per tre partite, con sconfitte contro il Getafe e il Barcellona e un pareggio contro l’Espanyol, che lo hanno fatto scivolare al terzo posto. Fino al minuto 87 dell’incontro contro il Getafe, la squadra di Diego Simeone era al comando.

All’inizio della giornata 30, il club si trovava a nove punti dal Barcellona e sei dal Real Madrid. Nel frattempo, il Barcellona ha pareggiato in casa contro il Betis, dopo la sconfitta del Real Madrid contro il Valencia al Bernabéu.

Questo significa che ora l’Atlético dista sette punti dai catalani e tre dai merengues. Con solo otto turni rimanenti, l’interrogativo è evidente: ci sono motivi per continuare a sperare? La risposta è affermativa. Anche se la situazione è complicata, con soli 24 punti a disposizione, una vittoria al Pizjuán potrebbe rilanciare l’Atlético nella corsa al titolo. Per farlo, dovrà ottenere risultati pieno in un calendario che, per fortuna, non è troppo difficile, dato che ha già affrontato le squadre di vertice. Le prossime sfide in programma comprendono partite contro Valladolid, Rayo, Real Sociedad e Betis al Metropolitano, e anche trasferte a Las Palmas, Alavés, Osasuna e Girona. Nella prima parte della stagione, l’Atlético ha collezionato otto vittorie consecutive che lo hanno portato in vetta. Nel frattempo, il Barcellona dovrà vedersela con avversari come Villarreal, Athletic (ultima giornata), Real Madrid e Espanyol in Cornellà, gare in cui potrebbe perdere punti. Dall’altra parte, il Real Madrid affronta squadre come Alavés, Getafe, Barcellona, Siviglia e Real Sociedad. Inoltre, entrambi i club sono ancora impegnati in Champions, il che comporta un notevole sforzo fisico e mentale, senza contare la finale di Coppa che si giocherà il 26 aprile a Siviglia.

L’Atlético Madrid si concentra esclusivamente sulla Liga, il che gli permette di preparare le partite con attenzione e di recuperare tra un incontro e l’altro, una situazione ideale per ogni allenatore. Simeone ha a disposizione l’intera rosa, fatta eccezione per De Paul e Lino, che hanno piccoli infortuni ma nulla di serio. Dopo una serie di sconfitte, la squadra ha trovato nuova energia al Sánchez Pizjuán, conquistando una vittoria negli ultimi istanti della partita, che ha riportato il sorriso nello spogliatoio. “È stato emozionante vincere all’ultimo minuto, ci dà sempre una scarica di adrenalina. È stata una bella giornata”, ha commentato Robin Le Normand dopo il match a Siviglia. Ripristinare la fiducia è cruciale in questo contesto.

Inoltre, c’è l’impatto di Julián Alvarez, che si è dimostrato fondamentale per tutta la stagione. L’argentino, autore di un gol a Siviglia, ha segnato sette reti nelle ultime dieci partite, di cui sei nelle ultime otto di campionato. Un altro aspetto positivo è il rientro di Koke. Il centrocampista, inizialmente relegato in panchina a favore di Barrios e De Paul, ha subito un infortunio, ma è tornato a giocare al Pizjuán, dove il campione del mondo non era presente. La squadra ha sicuramente beneficiato della sua presenza. Con Koke in campo, il tasso di vittorie aumenta significativamente, e il suo contributo, sia da titolare che entrando nella ripresa, è essenziale per il club. Questi sono motivi per mantenere la fede. Anzi, per non smettere di crederci. Tuttavia, tutto dipende da una sola parola: vincere, vincere e vincere ancora in questa Ligue che ora si sviluppa in otto partite per l’Atlético, che ricordiamo, è distante sette punti dal Barcellona e tre dal Real Madrid.

Con i primi, la squadra ha un bilancio negativo negli scontri diretti, mentre con i secondi è in parità. Tuttavia, i ragazzi di Ancelotti hanno segnato sette reti in più rispetto a quelli di Simeone nel totale complessivo.

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