Vitamina ‘K’ per il momento cruciale della LaLiga

L’Atlético de Madrid si avvia verso la conclusione della stagione senza un obiettivo ufficiale da dichiarare all’esterno. Tuttavia, ciò che accade all’interno dello spogliatoio è sicuramente un’altra storia. È evidente che l’obiettivo principale rimane, come in passato, la qualificazione alla Champions League.

Al di là di questo, il destino si delineerà attraverso l’approccio ‘partita per partita’, come sottolineano i giocatori nei loro interventi pubblici. In altre parole, sebbene ci siano ancora possibilità matematiche per competere per il titolo di LaLiga, l’attenzione della squadra è rivolta al presente, alla gara imminente, senza farsi troppo influenzare da quanto accade altrove.

I risultati dei rivali determineranno il futuro degli uomini guidati dal Cholo. Già da ora, il minimo previsto è accedere alla Champions, un obiettivo che, a meno di clamorosi colpi di scena, appare ben avviato. Per questo finale di stagione, Diego Pablo Simeone potrà contare nuovamente su un elemento fondamentale: Koke Resurrección. Dopo il suo rientro in squadra nel fine settimana scorso, il capitano ha ripreso a giocare più di un mese e mezzo dopo l’infortunio subito contro il Celta di Vigo, durante la 24ª giornata, il 15 febbraio. Dopo un tentativo di rientro nel derby di ritorno delle semifinali di Champions contro il Real Madrid, Koke è tornato a calcare i campi di gioco, un fatto che rappresenta un sollievo per il Cholo. È vero che il giovane non era più un titolare indiscutibile come in gran parte della sua carriera in questo periodo della stagione, tuttavia, usciva regolarmente dalla panchina per partecipare a numerosi incontri prima dell’infortunio. Che sia una coincidenza o meno, il calo della squadra in termini di risultati ha coinciso con la sua assenza. Naturalmente, non è l’unico fattore, ma rappresenta sicuramente una delle questioni che ha influito sulle prestazioni del club.

L’assenza di Koke ha segnato otto gare senza la sua convocazione, con un bilancio di tre sconfitte (nella partita di andata di Champions contro il Real Madrid, la sconfitta per 2-1 contro il Getafe e quella contro il Barça, conclusasi 2-4 in LaLiga) e tre vittorie (il ritorno contro il Real Madrid in Champions, e due successi in LaLiga, uno contro il Valencia e l’altro contro l’Athletic). Inoltre, ci sono stati due pareggi, uno contro il Barça nell’andata di Coppa (4-4) e un altro contro l’Espanyol in LaLiga (1-1). Questi dati possono fornire un quadro ancora più critico, dato che, anche se Koke si trovava in panchina nel ritorno di Coppa contro il Barça, non è sceso in campo. Di fatto, si potrebbe affermare che senza di lui il bottino si riduce a quattro sconfitte. Le conseguenze sono state pesanti, con l’uscita da Champions e Coppa e la virtuale eliminazione dalla corsa per il titolo di campione di LaLiga.

PER QUANTO RIGUARDA SIMEONE

Nella partita al Sánchez Pizjuán, è stata evidente l’importanza del contributo di Vallecano per il team. Ha rappresentato un elemento chiave per la rimonta dell’Atlético contro il Sevilla. Assumendo un ruolo più posizionale rispetto a Pablo Barrios, ha dato fluidità al gioco, consentendo agli colchoneros di dominare negli ultimi frangenti, permettendo al suo compagno di gioco di concentrarsi maggiormente sulle azioni offensive, illustrato dal gol che ha portato il punteggio sul 1-2 a favore dell’Atlético. Il suo rientro è fondamentale, soprattutto considerando l’infortunio di De Paul. Anche se si tratta di un infortunio muscolare lieve, ha già dovuto saltare la partita di Sevilla. Si dovrà valutare la sua presenza nel match contro il Valladolid. Simeone ha diverse opzioni per quel ruolo, tra cui Marcos Llorente, che è tornato a ricoprire la sua posizione naturale. Tuttavia, dopo quanto visto contro il Sevilla, potrebbe essere una possibilità per Koke di tornare a dirigere il gioco. “Il centrocampo? Ci sono ottime possibilità con diverse varianti.”

Conor assume un ruolo simile a quello di Rodrigo, mostrando maggiore intensità e un talento superiore rispetto a De Paul. La situazione è analoga per Barrios e Koke, essendo entrambi nella stessa posizione. Barrios, grazie alla sua giovane età, offre un’energia più elevata, mentre Koke possiede una capacità di lettura del gioco che nessun altro nel nostro gruppo ha, come ha sottolineato il Cholo prima della partita a Sevilla.

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