Nonostante il Mendizorroza rappresenti un terreno favorevole per il Real Madrid, che ha registrato 14 vittorie, due pareggi e solo due sconfitte nelle sue 18 visite all’Alavés (con 15 gol subiti e 41 segnati), l’ultimo ricordo di una vittoria dei Baschi contro la squadra blanca a Vitoria ci riporta a una situazione simile a quella attuale dei ragazzi di Ancelotti.
Questo è accaduto durante l’ottava giornata del campionato 2018-19, quando il Madrid arrivava in seconda posizione nella classifica, a pari punti con il Barcellona, ma con prestazioni di gioco ben lontane dalle aspettative. Un contesto quasi speculare a quello attuale in termini di prestazioni.
Sulla panchina del Real, Julen Lopetegui stava cercando di resistere ai contraccolpi derivanti dal suo arrivo al Bernabéu, avvenuto appena 72 ore prima dell’inizio del Mondiale russo, dove allenava la Spagna. Nonostante questo, fu destituito prima di potersi sedere in panchina durante il torneo. Quella partita tra Alavés e Real Madrid si concluse con una vittoria per 1-0 a favore dell’Alavés, grazie a un gol di Manu García. Si trattava della seconda vittoria di sempre per il club blu e bianco contro i Merengues in casa, dopo quella ottenuta nella stagione 1930-31. Lopetegui uscì dal Mendizorroza con la carriera compromessa; infatti, dopo aver perso le successive due partite (1-2 contro il Levante e 5-1 al Camp Nou), fu rapidamente esonerato, e Santiago Solari lo sostituì. Oggi il Real Madrid si trova ad affrontare la difficile situazione seguita alla sconfitta per 3-0 contro l’Arsenal nella gara di andata dei quarti di finale di Champions, mentre dista quattro punti dal leader del campionato, il Barcellona.
Una eventual sconfitta, che rappresenterebbe la terza nella storia di Vitoria, potrebbe mettere in seria difficoltà Ancelotti, analogamente a quanto accaduto nel 2018 con Lopetegui.