Manolo González ha preso la parola questo venerdì, diventando il primo membro dell’Espanyol a menzionare una questione delicata che ha colpito il club questa settimana: l’accusa di aggressione sessuale nei confronti di Álvaro Aguado, perpetrata ai danni di un’impiegata del club il 23 giugno, giorno della promozione in Primera División.
Dopo la pubblicazione della denuncia, il RCD Espanyol ha scelto di adottare un atteggiamento cauto, evitando di rilasciare comunicati ufficiali e permettendo ad Aguado di continuare a allenarsi con il primo team. Per sostenere la presunzione di innocenza del centrocampista di 28 anni, l’ente ha deciso di mantenere il silenzio fino a quando non ci sarà una pronuncia della giustizia, dimostrando anche rispetto nei confronti della persona che ha sporto denuncia, la quale è ancora attiva nel club.
Fino a questo momento, nessun membro della società si era espresso pubblicamente sull’argomento, ma solo in privato. Questo è cambiato quando Manolo González ha dovuto assumere il ruolo di portavoce del club riguardo a una questione così sensibile, durante la conferenza stampa antecedente alla partita cruciale che l’Espanyol disputerà sabato a Balaídos. “Dal mio punto di vista come allenatore, non risponderò a domande su Aguado. Non sono il portavoce del club e non è il mio compito affrontare situazioni del genere. Il mio ruolo è esclusivamente sportivo e oggi non è il momento per discutere di tali questioni”, ha dichiarato Manolo, mostrando visibilmente disagio. Ha poi confermato che Álvaro sarà convocato per la partita di Balaídos, specificando che l’unico giocatore non presente sarà Brian Oliván a causa di un infortunio, mentre gli altri sono in grado di partire, tranne Pablo Ramón, che, pur avendo ricevuto il nulla osta, deve ancora ritrovare il ritmo di gioco.