Giráldez stabilisce dei confini alla richiesta

Claudio Giráldez, allenatore del RC Celta, ha dichiarato che la stagione è già da considerarsi “un successo” dopo aver garantito la permanenza con otto partite ancora da disputare. Per lui, non qualificarsi per le competizioni europee non rappresenterebbe una delusione. “Le valutazioni si fanno alla conclusione della stagione, ma i principali obiettivi sono stati raggiunti con otto match ancora da giocare.

Quando affermo che questa è una stagione di successo, intendo dire che non possiamo considerare una delusione il non approdare in Europa, e credo che dobbiamo affrontarla in questo modo. D’ora in avanti, cercheremo di ottenere quell’eccellenza di cui ho parlato recentemente, pur essendo consapevoli delle difficoltà”, ha spiegato.

Il tecnico galiziano è convinto che la sua squadra debba affrontare le ultime gare con lo stesso atteggiamento dimostrato fino ad ora, richiamando il motto dei tifosi del Celta: “orgogliosi del percorso, godere del presente e perché no, sognare? Sogniamo”. Tuttavia, Giráldez ha sottolineato che non è giusto pretendere l’ingresso in Europa da parte dei suoi giocatori, molti dei quali sono neofiti della massima serie. “Pretendere di più sarebbe errato e ingiusto, ma ci impegneremo a lottare per qualcosa in più. Abbiamo una rosa in cui oltre nove o dieci calciatori hanno collezionato meno di 40 presenze in massima serie, otto di loro nemmeno 25, e negli ultimi due anni ci siamo salvati all’ultima e penultima giornata. Essere dove ci troviamo ora fa sì che questo motto assuma tutto il senso e rappresenti esattamente il mio pensiero”, ha concluso.

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