Manolo si distingue come protagonista in Galizia, affiancato da Roberto e Joan Garcia in una versione eccezionale

Il 12 marzo 2024, le strade di Espanyol e Celta hanno preso una direzione inaspettata. Per questa ragione, entrambi i club hanno optato per un cambio di allenatori, accogliendo Manolo González e Claudio Giráldez. Da quel momento, le vicende di pericos e celestes hanno subito una trasformazione significativa.

Entrambe le squadre adottano un gioco ben definito, raggiungendo i loro obiettivi e coinvolgendo i tifosi come mai prima d’ora. Entrambi provengono dalle giovanili, nutrono un profondo attaccamento ai colori sociali e mostrano grande passione. Si distinguono per il loro impegno nel valorizzare i giovani talenti e affrontano le sfide come opportunità di crescita.

Un anno e un mese dopo aver realizzato il loro sogno, si sono incontrati nuovamente nella loro terra natale. Entrambi sono originari della Galizia e mostrano sempre grande orgoglio per le loro origini. Tuttavia, Manolo González, che sta vivendo un periodo molto positivo nel 2025 con la squadra che si allontana rapidamente dalla zona retrocessione, ha provato un’emozione particolare nella sua amata ‘Galicia’. Si può affermare che abbia avuto la meglio sul suo collega, con il quale ha scambiato complimenti prima della partita (0-2). Roberto Fernández ha avuto un ruolo fondamentale in questa situazione. L’attaccante di Cordoba, in prestito dal Braga dal 14 gennaio 2025, è divenuto un vero e proprio talismano per gli pericos. Da quando il ventiduenne ex giocatore del Málaga indossa la maglia perica, la squadra ha subito solo due sconfitte in undici partite, entrambe in trasferta e con lo stesso punteggio contro Real Sociedad e Mallorca (2-1). Il suo contributo offensivo è stata una chiave determinante, avendo segnato 5 gol, di cui due nella partita di ieri contro il Celta, diventando il compagno ideale di Puado. Non è un caso che adesso stia pervenendo ad una striscia di due vittorie consecutive in trasferta.

Roberto non è solo un attaccante prolifico, ma è anche sinonimo di impegno, dedizione, movimenti strategici e creazione di spazi, permettendo al ‘7’ di ampliare le sue possibilità d’azione in attacco. Sebbene ci sia una regola non scritta riguardo a non affezionarsi ai giocatori in prestito, ci sono sempre delle eccezioni. E uno di quei talenti nei quali ci si può lasciare affascinare è sicuramente Joan Garcia, il portiere finora di LaLiga, cresciuto nel vivaio. Ha effettuato diverse parate notevoli, tra cui una contro Iago Aspas, che avrebbe potuto giurare di aver subito una grande parata da parte del portiere di Sallent. I tifosi dell’Espanyol ricordano con gioia la vittoria in Coppa del Re contro il Zaragoza (4-1), avvenuta 19 anni fa, con le reti di Coro, Tamudo e Luis García, che rappresentò un trionfo fondamentale per la squadra.

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