Jorge Franco Alviz, meglio conosciuto come Burgui, ex giocatore dell’Alavés e ex del Real Madrid, ha concesso un’intervista al quotidiano ‘As’, ripercorrendo la sua carriera e discutendo vari temi attuali, in vista della sfida tra le due squadre di domenica.
A 31 anni, Burgui ha dovuto lasciare il calcio professionistico a causa di una malattia causata da una batteria quando aveva solo 28 anni. Ha avuto l’opportunità di essere allenato da nomi illustri come Zidane, Ancelotti e Mourinho. In merito a questi allenatori, ha dichiarato che ognuno possiede un proprio metodo.
Ha sottolineato la severità di Mourinho, che lo portava al limite per far emergere il meglio di lui, e ha descritto Ancelotti come molto più calmo. Burgui ha anche evidenziato l’importanza di Zidane nella sua carriera, sottolineando la sua attitudine paterna che si traduceva in incoraggiamenti e consigli, oltre a dedicargli tempo per migliorare nelle conclusioni a rete.
Burgui ha raccontato un episodio divertente legato a Mourinho, in cui fu costretto a parlare di fronte alla squadra, causando in lui un certo imbarazzo. Questo momento però lo ha aiutato a integrarsi meglio nel gruppo. Durante l’intervista, Burgui ha discusso anche della sua decisione di trasferirsi all’Alavés, del suo ritiro e della situazione attuale del Real Madrid, in particolare riguardo alla difficile eliminatoria contro l’Arsenal. Si è espresso a favore della permanenza di Ancelotti nel club, affermando che, a suo avviso, dovrebbe rimanere indipendentemente dagli esiti della stagione. Ha riconosciuto i meriti del tecnico, sottolineando che, nonostante le difficoltà, ha portato tanto al club e merita un’altra chance, anche in assenza di trofei importanti.