Le analisi delle partite di calcio sono spesso influenzate dal risultato conclusivo. Quando una squadra vince, le critiche tendono a scomparire, mentre in caso di sconfitta, ogni errore viene esaminato attentamente. I pareggi, invece, sono soggetti a diverse interpretazioni a seconda del punteggio finale.
L’Athletic ha recentemente registrato tre pari consecutivi, tutti terminati senza reti. Questi 0-0 sono iniziati con la partita contro l’Osasuna a San Mamés, proseguendo con il match a La Cerámica e culminando con la trasferta a Glasgow nei quarti di finale dell’Europa League.
Questi risultati hanno contribuito a sgonfiare un po’ l’ottimismo a Bilbao. Tuttavia, una vittoria contro il Rayo Vallecano stasera, contro il Rangers giovedì in casa, o contro il Real Madrid domenica prossima al Bernabéu potrebbe facilmente ribaltare la situazione.
La stagione dell’Athletic, al di là di un passo falso in Coppa, sta procedendo in maniera positiva. La squadra si attesta nei piani alti della classifica, avendo subito solo quattro sconfitte in campionato, a testimoniare il loro spirito combattivo.
Un altro punto a favore di questa annata per i leoni è la flessibilità di Valverde, che ha a disposizione diverse opzioni di formazione. Prevedere la formazione titolare dell’Athletic è diventato un vero e proprio esercizio di fantasia, in quanto le varianti che il tecnico può apportare sono numerose e spesso efficaci. Tutto ciò, naturalmente, considerando che alcuni giocatori sono considerati ‘insostituibili’, sia nella propria squadra che in molte delle avversarie. Questo ciclo di tre pareggi non deve essere considerato come un fallimento ma piuttosto come una fase normale durante il cammino di una stagione. Alcuni potrebbero vederlo come negativo, mentre altri lo valuteranno in modo più equo.
Il compito dell’Athletic, comunque, non si limita a questo, ma consiste nel tornare prontamente ai successi. Le competizioni di Champions e Europa League sono in palio.