Álvaro Djaló rappresentò una delle principali novità nell’undici titolare contro il Rayo. Con il suo trasferimento, diventato il terzo più costoso nella storia dell’Athletic, non scendeva in campo dal 2 febbraio, data in cui si infortunò durante la partita contro il Betis.
Il bollettino medico diffuso dalla squadra il giorno seguente riportava un “distorsione bilaterale della caviglia destra”. Djaló rimase fuori per sei partite, tra cui cinque di campionato e l’andata degli ottavi di finale di Europa League contro la Roma.
Ritornò disponibile per la sfida di ritorno, disputata a San Mamés il 13 marzo, ma non giocò nemmeno in quell’occasione, né nei quattro match successivi in cui rimase in panchina. Fino a ieri, quando Valverde dovette apportare delle modifiche all’undici in vista del ritorno contro i Rangers previsto per giovedì.
Nel match, il ‘11’ dell’Athletic si schierò sulla fascia destra, con Berenguer sull’altra ala, Unai Gómez a fare da trequartista e Guruzeta in attacco. Appena iniziato il gioco, Djaló eseguì una buona combinazione con Adama che portò a un calcio d’angolo e poco dopo servì un buon passaggio in area. Al decimo minuto ricevette un cartellino giallo per una decisione piuttosto severa dell’arbitro Cordero Vega, sembrando, tuttavia, che non avesse realmente toccato Gumbau. Al contrario, lo stesso arbitro non sanzionò il Pacha Espino per un fallo in fascia che avrebbe potuto meritare un’ammonizione.
Tra le sue carenze nella prima frazione vi fu un pallone lungo di Vivian che non riuscì a controllare. I minuti precedenti all’intervallo furono contrassegnati da un calcio di rigore convalidato tramite VAR per un intervento di Vivian su Álvaro. Unai Simón parò il tiro di Pedro Díaz, ma Pathé Ciss dimostrò di essere più reattivo dei difensori siglando il gol dell’0-1.
Valverde apportò cambiamenti alla sua formazione dopo l’intervallo. Sancet e Maroan furono inseriti al posto di Unai Gómez e Guruzeta. Djaló rimase sul terreno di gioco, suggerendo la fiducia che Txingurri riponeva in lui. Poco dopo, il giocatore si rese protagonista con un abile dribbling verso l’interno e un tiro incrociato che sfiorò il gol. L’Athletic riuscì a pareggiare grazie a un rigore causato da un fallo di Pacha Espino su Maroan. L’arbitro decise senza esitazioni dopo aver visionato l’azione, e Sancet trasformò il penalty con un tiro potente. Il navarrese si confermò uno specialista dagli undici metri. Subito dopo, Valverde decise di sostituire Djaló con Iñaki Williams. L’esterno si fece notare al suo rientro in squadra dopo un’assenza di undici partite, un periodo piuttosto lungo per un calciatore.