Isco Alarcón, attualmente il terzo calciatore spagnolo attivo in LaLiga con il miglior palmarès a livello di club, festeggia oggi 33 anni in uno dei periodi più brillanti della sua carriera sportiva, guidando uno dei Betis più competitivi degli ultimi anni.
Con 19 trofei vinti nel corso della sua carriera, Isco si posiziona dietro a Dani Carvajal, ora infortunato, e Lucas Vázquez, entrambi suoi ex compagni al Real Madrid, che vantano rispettivamente 24 e 22 titoli. Tra i successi di Isco ci sono 5 UEFA Champions League (2013-14, 2015-16, 2016-17, 2017-18, 2021-22), sebbene non abbia partecipato all’ultima, 4 Coppe del Mondo per Club (2014, 2016, 2017, 2018), 3 Supercoppe UEFA (2014, 2016, 2017), 3 titoli di LaLiga (2016-17, 2019-20, 2021-22), 3 Supercoppe di Spagna (2017, 2020, 2022) e una Coppa del Re (2013-14).
A livello di nazionale, Isco ha vinto il Campionato Europeo Under 21 insieme a De Gea, che sarà ora in competizione con lui alle semifinali della Conference League, nonché con altri calciatori come Martín Montoya, Bartra e Koke, protagonisti della finale del 2013, conquistata con un punteggio di 4-2 contro l’Italia di Verratti e Immobile, sotto la guida di Julen Lopetegui.
Un infortunio dell’ultimo momento gli ha impedito di unirsi alla nazionale spagnola l’estate scorsa, proprio prima della vittoria nell’Europeo 2024. Luis de la Fuente aveva pianificato di convocarlo grazie alla sua eccellente prestazione con il Real Betis, dopo un anno difficile passato al Sevilla FC e alcuni anni problematici al Real Madrid, squadra nella quale ha giocato dal 2013 al 2022. La sua carriera aveva preso il volo con il Málaga, che ha vissuto una delle sue migliori stagioni tra il 2011 e il 2013, grazie all’allenatore Manuel Pellegrini, che lo aveva ingaggiato quando era un giovane di grande talento del Valencia.