Fran Garagarza, il direttore sportivo dell’RCD Espanyol, ha preso parte come ambasciatore alla presenza del club al banchetto allestito nella Rambla di Catalunya a Barcellona in occasione della Diada di Sant Jordi. Insieme a Mao Ye, l’amministratore delegato, il gruppo perico ha visto la presenza del tecnico Manolo González, dei calciatori Jofre Carreras, Pol Lozano e Antoniu Roca, oltre a membri del consiglio di amministrazione, ex calciatori e dipendenti.
Garagarza ha avuto modo di parlare di alcune questioni rilevanti riguardanti la squadra, con due nomi in particolare al centro dell’attenzione. Il primo è quello di Joan Garcia, indubbiamente il giocatore più rilevante dell’Espanyol per la stagione 2024-25, il cui futuro appare incerto rispetto all’asse catalano.
“C’è molto fermento, ma nulla di concreto. Potrebbero esserci delle novità? Certamente, è un portiere di altissimo livello. Tuttavia, tutti siamo sereni, anche lui: si concentra solo ai punti che dobbiamo guadagnare”. L’altro nome è Manolo González, che si è rivelato imprescindibile per una squadra che sta vivendo un’ottima ripresa nel girone di ritorno, con un futuro nel club a quanto pare garantito, come suggerito dalle parole di Garagarza. “Grazie a lui siamo saliti e ora abbiamo già conquistato 39 punti. Inoltre, molti lo considerano un idolo… È un onore averlo con noi, ciò che ha ottenuto se lo è meritato con il suo carattere e il suo impegno. Non abbiamo dubbi su di lui: se il team resta in Prima, il suo contratto è sicuro. È un allenatore che porta con sé valori e formazione, non potremmo avere un’immagine migliore”.
Rivolgendosi al mercato estivo, Garagarza ha espresso la sua ambizione, proponendo di mettere da parte la strategia di prestiti che ha caratterizzato le recenti stagioni del club. Ha sottolineato: “Se desideriamo determinati giocatori, dobbiamo cercare di acquistarli a titolo definitivo. È fondamentale fare un progresso: è complicato trovare calciatori di qualità senza contratto. Non possiamo permetterci di avere otto prestiti e solo tre giocatori di proprietà. Dobbiamo concentrarci sul presente, ma anche pianificare per il futuro.” Ha concluso così.