L’atto di espulsione di Lukébakio riporta quanto segue

La partita tra Osasuna e Sevilla è stata influenzata dall’espulsione di Dodi Lukébakio, avvenuta nella prima frazione di gioco dopo uno scontro con Alejandro Catena. In quel momento, l’arbitro Cordero Vega è stato contattato dal VAR, con Muñiz Ruiz al monitor, per rivedere l’episodio.

Dopo aver visionato il replay, ha preso la decisione di espellere il calciatore. Nel referto dell’incontro si legge: “È stato espulso per aver colpito con il gomito la testa di un avversario con eccessiva forza, mentre quest’ultimo lo tratteneva nel contrasto per il pallone, con il gioco attivo e dopo aver effettuato il passaggio.

Il giocatore ha ricevuto attenzione medica e ha potuto continuare a giocare”. Ora ci si chiede quale sarà la decisione del Comitato di Disciplina; considerando quanto riportato nel referto, è probabile che venga valutata come un atto violento ai sensi dell’Articolo 130, che si occupa della “violenza nel gioco” e stabilisce che “un’azione violenta nel contesto di un’azione di gioco, che comporti rischi senza conseguenze dannose, potrà essere sanzionata con sospensione da uno a tre turni o fino a un mese”. Dato il modo in cui è stata redatta la documentazione arbitrale, sembra improbabile che venga ritenuta un’aggressione. Se, al contrario, si adottasse questa interpretazione, l’espulsione comporterebbe almeno quattro partite di sospensione, come previsto dall’Articolo 103 che afferma: “Agredire un avversario senza causare lesioni, considerando come criterio determinante l’elemento doloso, sarà punito con una sospensione che varia da quattro a dodici partite”.

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