Per analizzare la sconfitta della Real Sociedad a Mendizorrotza, occorrerebbe approfondire diversi aspetti, ma due dei principali, unici sovente menzionati da Imanol, riguardano le aree di gioco. Come sempre, l’avversario non ha infuso timore, mentre i txuri urdin continuavano a segnare più gol.
Tuttavia, il problema ricorrente si faceva sentire nella propria area, dove le difficoltà si presentavano settimanalmente, sia in modo schiacciante come contro il Villarreal, sia in maniera sporadica ma decisiva, come in questa occasione a Vitoria.
La squadra ha subito un gol da un Alavés affamato di punti, che disponeva di più opzioni offensive, ma che ha saputo colpire solo in due occasioni, sufficiente per ottenere la vittoria.
Entrambi i gol sono stati realizzati dal difensore e capitano Tenaglia, entrambi su calcio piazzato. Questo rappresenta un problema persistente per la Real. In un angolo a metà secondo tempo, Javi López ha perso la marcatura e il difensore locale ha potuto colpire senza opporre resistenza, mettendo la palla in rete, un errore che non si può perdonare.
In questa situazione, non sono stati i difensori centrali a fare errori. Imanol Alguacil ha provato un nuovo schema dopo la deludente prestazione della domenica precedente, esprimendo chiaramente il suo discontento per la difesa della Real e mantenendo solo Jon Martín, che si è rivelato il migliore. Aramburu e Javi hanno occupato i ruoli di terzini, mentre Pacheco è tornato titolare dopo oltre due mesi, per affiancarlo. La coppia difensiva, considerata il futuro del club, si è trovata di fronte a una sfida importante. La Real ha subito un gol e perso con il suo nuovo duo di centrali, che aveva già giocato insieme solo in un’occasione in Coppa. Tuttavia, entrambi hanno fornito una prestazione accettabile, riuscendo a contenere, in particolare Jon Martín, il sempre temibile e instancabile Kike García.
Il giovane, nel giorno del suo compleanno, ha vinto nove dei dodici duelli aerei, ha effettuato otto rilanci e ha interrotto il gioco avversario una volta, cercando di disturbare il più possibile l’attaccante. Pacheco ha mostrato prontezza nei contrasti, vincendo sei duelli, eseguendo sette rilanci, due intercettazioni e due tackle. Con la palla, Pacheco ha avuto maggiori difficoltà, in particolare nei passaggi lunghi, mentre Jon ha mostrato un atteggiamento piuttosto tranquillo. Entrambi hanno mantenuto la porta inviolata per sessanta minuti, allontanando l’Alavés dalla possibilità di segnare, fino a quando un altro componente della squadra non ha commesso un errore. Non sono riusciti a evitare che la formazione di Imanol raggiungesse dodici partite consecutive senza tenere la porta chiusa. L’ultima volta che la rete è rimasta inviolata risale al 23 febbraio contro il Leganés, l’unica in diciassette incontri. La mancanza di creatività rappresenta un pesante fardello per la Real, ma anche l’incapacità di fermare le reti subite è un problema serio.