Qualche mese fa, ci siamo sorpresi per l’ingaggio di Maroan Sannadi da parte dell’Athletic. Questo atleta stava ottenendo buoni risultati con il Barakaldo e coloro che lo avevano visto in azione lo consideravano promettente. Inizialmente, ovviamente, ci sono stati dei dubbi, dato il notevole salto che comporta il debutto nella massima serie, ma oggi possiamo affermare che, sebbene non abbia ancora superato ogni aspettativa, ha sicuramente sorpreso in positivo, soprattutto chi non lo conosceva finora.
Il giocatore alavese ha conquistato il ruolo di attaccante titolare nel progetto di Valverde praticamente dal suo debutto e continua a dimostrare il motivo del suo successo. La sua presenza in campo è fondamentale: sebbene non abbia ancora segnato, il suo lavoro genera notevoli vantaggi per la squadra.
Con la sua struttura fisica imponente, lotta per ogni pallone e riesce a costringere gli avversari a concedere falli e cartellini. Ogni volta che scende in campo si fa notare, e lo possono confermare i difensori delle squadre avversarie dell’Athletic. Crea spazi, disturba gli avversari, combatte in ogni azione e non si arrende facilmente. È vero che a volte mostra una certa impulsività, che lo porta a rilasciare il pallone troppo in fretta e a commettere errori evitabili. Tuttavia, sono convinto che con il tempo imparerà a gestire meglio il ritmo del gioco e a leggere le situazioni con maggiore lucidità. Sannadi si è integrato bene nell’Athletic e, nonostante ci siano aspetti su cui lavorare, ha dimostrato di possedere una grande qualità che potrebbe diventare un riferimento in attacco per la squadra in futuro. Al momento, sta offrendo un contributo significativo, e speriamo che presto possa aggiungere anche i gol al suo repertorio.
Certamente, le sue caratteristiche fisiche e la sua statura lo rendono perfetto per eccellere anche in questo ambito, permettendogli di diventare un attaccante completo. In aggiunta, le rare apparizioni davanti alle telecamere e i pareri espressi dai suoi compagni indicano che è un atleta molto umile, con una forte motivazione per apprendere, un aspetto che gioca un ruolo fondamentale nel percorso per diventare un calciatore di alto livello.