Fattori decisivi per le semifinali di Champions League
Dopo una pausa per recuperare dall’emozionante turno dei quarti di finale, la Champions League torna questa settimana con due semifinali avvincenti. Di seguito, analizziamo i principali fattori decisivi che potrebbero influenzare quali squadre proseguiranno nel loro cammino verso il prestigioso trofeo.
Arsenal vs. Paris Saint-Germain
Andata: 29 Aprile (Emirates Stadium)
Ritorno: 7 Maggio (Parc des Princes)
Arsenal: La versatilità di Myles Lewis-Skelly
Con Thomas Partey squalificato per l’andata a Londra e Jorginho, la sua alternativa più ovvia, alle prese con un infortunio, Mikel Arteta si trova davanti a una scelta difficile.
Chi affiancherà il protagonista dei quarti di finale Declan Rice e il capitano Martin Odegaard a centrocampo? Anche Mikel Merino, utile centrocampista di supporto, è infortunato, complicando ulteriormente la situazione per i Gunners.
Una possibilità per Arteta è di ripristinare il giovane talento Myles Lewis-Skelly nel suo ruolo naturale di centrocampista. Quest’18enne si è adattato bene al ruolo di terzino sinistro in questa stagione, riempiendo un vuoto indispensabile per la squadra colpita da numerosi infortuni, ma è cresciuto nel settore giovanile dell’Arsenal come centrocampista – un aspetto evidente quando si osserva la sua capacità di inserirsi per ricevere palla durante il possesso. Se Riccardo Calafiori fosse effettivamente in grado di recuperare dall’infortunio al ginocchio e scendere in campo martedì come terzino, riportare Lewis-Skelly nella sua posizione naturale potrebbe essere la scelta migliore di Arteta per contrastare il centrocampo esperto del PSG. È un giocatore tenace e fisicamente robusto, capace di prevalere nei duelli e di posizionarsi astutamente per ottenere falli in spazi ristretti, oltre a possedere la rapidità necessaria per allontanarsi da zone congestionate e ribaltare il gioco. Contro una squadra che pressa con intensità come il PSG, tutte queste caratteristiche sono fondamentali.
“Giocarei in qualsiasi ruolo il tecnico richieda, è importante essere versatili. I migliori giocatori al mondo sanno occupare posizioni diverse,” ha dichiarato il giovane in una recente intervista a Sky Sports. “Quindi, per me, farò tutto il possibile per essere parte della squadra.”
E se dovesse partire come terzino sinistro? Sarebbe altrettanto cruciale nel neutralizzare le straordinarie ali del PSG contro cui si troverà a competere, senza dimenticare il formidabile terzino destro Achraf Hakimi. Se l’Arsenal spera di raggiungere la sua seconda finale di Champions League nella storia del club, il contributo di Lewis-Skelly sarà fondamentale, in un modo o nell’altro.
Per quanto riguarda il PSG, Gianluigi Donnarumma è un giocatore che suscita opinioni contrastanti. L’estremo difensore alterna parate spettacolari a errori clamorosi, talvolta anche nello stesso incontro. L’abilità dei centrocampisti e l’attacco travolgente del PSG hanno attirato gran parte dell’attenzione durante il percorso verso le semifinali, e non senza motivo. Ousmane Dembélé si sta candidando per il Pallone d’Oro, mentre Bradley Barcola e Désiré Doué promettono di diventare future superstar, con Khvicha Kvaratskhelia che ha fatto un ingresso eccezionale dal suo arrivo a gennaio. Nel frattempo, Fabian Ruiz, Vitinha e João Neves rendono il gioco fluido e affascinante. Tuttavia, senza Donnarumma, il PSG non avrebbe raggiunto le semifinali.
Il robusto portiere italiano ha brillato contro il Liverpool negli ottavi di finale, in particolare nella gara d’andata e durante i tiri di rigore. Nonostante abbia subito tre reti nella gara di ritorno dei quarti contro l’Aston Villa, ha fatto parate straordinarie negli ultimi minuti di quel match avvincente, assicurando che il tentativo di rimonta del Villa non avesse successo.
Ogni portiere ha le proprie vulnerabilità, che risultano più evidenti rispetto ad altri ruoli in campo. Gli errori di Donnarumma, inevitabilmente, si traducono in gol. Questo è emerso chiaramente nella sconfitta per 2-0 del PSG contro l’Arsenal durante la fase a gironi di ottobre, dove ha commesso due sviste: prima facendosi superare da un cross di Kai Havertz e poi lasciando passare un calcio di punizione di Bukayo Saka attraverso l’area fino a infilarsi in rete.
Donnarumma è un portiere straordinario, ma la sua difficoltà con i palloni aerei è evidente, soprattutto considerando la sua statura. Di fronte alla potenza sulle palle inattive dell’Arsenal, che ha ideato strategie ingegnose per mettere in difficoltà il portiere, specialmente sui calci d’angolo, Luis Enrique avrà bisogno che il suo numero 1 sia padrone della propria area di rigore per 180 minuti.
Andata: 30 aprile (Estadi Olimpic)
Ritorno: 6 maggio (San Siro)
FC Barcelona: Ferran Torres e Dani Olmo
Il capocannoniere Robert Lewandowski sarà assente nella gara di andata contro l’Inter a causa di un infortunio ai muscoli posteriori della coscia. A meno di un recupero straordinariamente veloce, è probabile che salti anche la partita di ritorno. La sua abilità nel terminare le azioni e l’istinto da attaccante in area di rigore saranno sicuramente sorella. Non è facile sostituire un giocatore che ha totalizzato 40 reti in tutte le competizioni. Il legame di Lewandowski con Lamine Yamal e Raphinha è stato determinante nella corsa del Barcellona per il quadruple in questa stagione; la sua assenza permette all’Inter di concentrare maggiormente l’attenzione sui due esterni offensivi, senza doversi preoccupare della presenza di un attaccante prolifero come lui.
È importante tenere presente anche altri aspetti. Lewandowski, a 36 anni, rappresenta una delle poche voci esperte in un gruppo giovane che dovrà affrontare l’unità più navigata dell’Inter, e questo fattore ha il suo peso.
Torres, più agile del suo compagno di squadra, è il candidato più probabile per continuare a giocare titolare in assenza di Lewandowski. Lo spagnolo offre al Barcellona una maggiore verticalità offensiva, come dimostrato dal gol realizzato nella finale di Copa del Rey contro il Real Madrid nel fine settimana, quando ha sfruttato un passaggio di Yamal per superare la difesa e battere Thibaut Courtois. È improbabile che Lewandowski avrebbe raggiunto quel passaggio, e Yamal potrebbe non aver nemmeno tentato un’azione simile. Ci si chiede se opportunità di questo tipo saranno disponibili contro l’Inter, che si preannuncia molto più compatta e organizzata in fase difensiva rispetto al Real Madrid. Inoltre, Olmo ha avuto successo nel ricoprire il ruolo di falso nove, anche se sembra trovarsi meglio nel centrocampo avanzato.
La scelta di Flick riguardo all’intensità da applicare nella formazione sarà interessante da osservare. Deciderà di schierare sia Torres che Olmo nella sfida di andata, come ha fatto contro il Real Madrid con la disposizione 4-2-3-1? Questo approccio potrebbe teoricamente aumentare la creatività del suo team, ma potrebbe anche significare essere in inferiorità numerica e concedere il controllo al centrocampo a tre dell’Inter. Da quando nel 2022 l’Inter non ha subito una sconfitta tra le mura amiche in Champions League, Flick potrebbe optare per partire forte a Montjuic, cercando di accumulare un buon vantaggio prima di dirigersi verso il San Siro.
Per quanto riguarda l’Inter, la situazione di Marcus Thuram sembra cruciale. Dopo aver superato i quarti di finale, i nerazzurri erano in corsa per un incredibile treble e sembravano tra i favoriti per la Champions. Tuttavia, la situazione è cambiata drasticamente. Dalla loro vittoria su Bayern Monaco, hanno dovuto affrontare tre sconfitte consecutive con un totale di soli 5 gol subiti. Sono stati eliminati dalla Coppa Italia per mano dei rivali dell’AC Milan, e hanno anche perso la loro posizione di leader in Serie A. Tra le varie cause del crollo, l’assenza di Thuram si staglia come la più evidente. La mancanza di questo attaccante dinamico ha consegnato un attacco sostanzialmente meno incisivo.
Il capitano Lautaro Martinez ha segnato in tutte le ultime cinque apparizioni in Champions, ma senza il suo compagno di attacco titolare, l’argentino perde parte della sua efficacia. Il divario tra Thuram e le alternative come Marko Arnautovic, Mehdi Taremi e Joaquin Correa è sostanziale; Thuram ha segnato più gol di tutti loro messi insieme in questa stagione, e la sua intesa con Martinez è essenziale per il gioco offensivo dell’Inter. In particolare contro il Barcellona, Thuram rappresenterebbe l’elemento ideale per sfruttare la linea difensiva alta di Hansi Flick. La sua assenza indebolisce notevolmente la controffensiva dell’Inter, riducendo la sua velocità e pericolosità. Perfino un suo rientro non al 100% rappresenterebbe un vantaggio significativo per la squadra italiana.
La squadra di Simone Inzaghi fatica a trovare la via del gol all’inizio. L’Inter fa invece affidamento sulla difesa più solida del torneo, avendo subito solo cinque reti, per ottenere vittorie. Alessandro Bastoni, difensore centrale, avrà il compito di fermare Yamal, ma anche di supportare la manovra della sua squadra, rivestendo un ruolo fondamentale nella partita. Potrebbe tranquillamente essere una scelta determinante in questo contesto.
Tuttavia, se Thuram non dovesse essere disponibile, gli apporti del difensore italiano potrebbero risultare inutili. Affrontando una formazione di Barcellona molto attiva nell’creare occasioni, l’Inter avrà probabilmente bisogno di realizzare diversi gol per passare il turno. Come dimostrato nell’ultima settimana, segnare anche solo una volta senza di lui si è rivelato già complesso.