La Real Sociedad ha tornato alla sua strategia consolidata, schierando nuovamente la formazione più giovane che ha dominato nell’ultima partita

Non è una novità, ma è certamente significativo come negli ultimi anni la Real Sociedad stia riuscendo a rinnovare il proprio roster internamente, stabilendo un equilibrio perfetto tra alcuni giocatori esperti e molti giovani di talento. Questo rappresenta senza dubbio una delle sfide principali per il club txuri urdin e uno degli obiettivi dichiarati dal presidente nelle settimane recenti.

La società mira a continuare nel ringiovanimento della squadra, con l’intento di costruire un gruppo solido per il futuro. Tuttavia, è evidente che la gioventù è già presente, ha già accumulato minuti di gioco e ha un ruolo fondamentale nei piani di Imanol.

In un periodo di “nuove prospettive”, la dirigenza della Real Sociedad continua a dare opportunità ai giovani attraverso contratti prolungati e spazio in campo per i calciatori formatosi a Zubieta, che da diversi anni distinguono il loro talento. Inoltre, sebbene i calciatori esperti e leader del team abbiano all’attivo molte partite in Primera, non sono così anziani come quelli di altre squadre, il che conferisce all’organico un equilibrio sano e altamente competitivo.

Giovinezza a Vitoria
Contro l’Alavés, Imanol ha seguìto la linea generale di questa stagione e delle precedenti. Il tecnico della Real ha schierato la formazione più giovane di tutta LaLiga, con una media di età di 24,4 anni. Una scelta insolita nella fase conclusiva della stagione, quando la maggior parte degli allenatori tende a optare per l’esperienza, dato che i team stanno lottando per ogni punto. Questa media è stata eguagliata solo dal Barcellona, noto per l’inserimento di calciatori molto giovani, ma la sua età media non è scesa sotto quella della Real. Seguono poi squadre come l’Espanyol, con una media di 24,8, e il Valencia, a 24,9, entrambe alle prese con reali difficoltà per evitare la retrocessione. Con i giovani, spesso ci vuole più tempo per trovare il giusto assetto.

Questi dati mostrano l’impegno di Zubieta, che ha ricoperto ruoli dalla presidenza fino al campo e la direzione sportiva, negli ultimi anni. Tuttavia, sorgono dei dubbi sulla necessità di un nuovo libro. È comprensibile cercare un sostituto per Zubimendi, soprattutto se dovesse lasciare, o per Oyarzabal, il cui affaticamento diventerà evidente con il tempo. Rimane, però, il fatto che la rosa della Real Sociedad è tra le più giovani, e un po’ di esperienza non guasterebbe.

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