Mountain bike: brivido, adrenalina ed emozioni forti

Brivido, adrenalina ed emozioni forti: i motivi per andare in mountain bike sembrano essere legati al desiderio di andare oltre i propri limiti.

Il terreno che scorre veloce mentre la bicicletta schiva gli alberi e salta sui ruscelli a più di 30 km/h. Nel sangue un’adrenalina mai provata prima: detta così, sembra molto semplice capire perché molta gente vuole provare il brivido di andare in mountain bike.

Sicuramente tutt’altra cosa che fare esercizi da casa.

Mountain bike: testimonianze di un brivido

Nata sotto il caldo sole della California, sulle colline aride e polverose della contea di Marin, oggi, l’International Mountain Biking Association conta soci in tutto il mondo e classifica il Canada come uno dei primi posti al mondo per andare in mountain bike.

Tra i numerosi entusiasti si annoverano Christine e Andrew Sandro, marito e mogli accomunati dalla passione per la mountain bike. Entrambi concordano che il motivo principale della loro attrazione è la sensazione di essere in caduta libera pur avendo il controllo, di impattare il terreno, di godersi prima la vetta e poi la discesa. Ci sono poi fattori più intimi e sentimentali, quali la voglia di spingere se stessi oltre i propri limiti e la gioia di far parte di una grande comunità, di una grande famiglia. In questo senso, quasi tutti i bike park più importanti del mondo hanno dei percorsi indicati per i bambini, che così possono tenersi in forma in maniera alternativa.

Andare in mountain bike: i percorsi

  • Cross-country: è la forma più popolare di mountain bike e la più accessibile alla maggior parte dei livelli di abilità. La corsa media è di 20-30 km su sentieri non asfaltati.
  • Downhill: si arriva fino alla cima di una vetta, poi si scende fino in fondo alla massima velocità. A volte si scende così velocemente che alcuni percorsi di gara richiedono solo un paio di minuti per essere completati.
  • Freeride: dalle rampe ai ponti, passando per dislivelli improvvisi, è andare in mountain bike con ostacoli artificiali in un bike park piuttosto che su una montagna.
  • Dirt jumping: come si può evincere dal nome, comprende salti o rampe di terra con l’obiettivo di rimanere in volo il più a lungo possibile.

Il downhill e il freeride sono le varietà preferite dai riders più giovani. I più anziani amano il cross-country.

Mounain bike, come iniziare

Ci sono molti tipi di mountain bike tra cui scegliere a partire dalla misura dell’altezza e dell’interno della propria gamba. Ovviamente, non obbligatorio ma quasi è anche l’acquisto di un casco, di guanti, di vestiti aderenti e di acqua. Una volta ottenuto l’occorrente, si può partire, cercando allo stesso tempo di coniugare sicurezza e creatività. Ad esempio:

  1. Provare un salto o un angolo acuto e fallire.
  2. Fare una pausa quando si è stanchi, godendosi i panorami e gli odori della montagna.
  3. Scendere dalla bici e percorrere una parte del sentiero se si è a disagio.
  4. Godersi il momento.

Inoltre, la mountain bike è uno sport decisamente inclusivo, quindi non bisogna preoccuparsi se si è giovani, anziani, esperti o principianti. Al giorno d’oggi la maggior parte dei sentieri si adatta al livello di esperienza di ognuno.

Gergo dei mountain biker

  1. Bunny-hop: un trucco in cui si usano gambe e braccia per saltare e sollevare la bici oltre un ostacolo;
  2. Cadenza: velocità di pedalata;
  3. Curva: sporgersi in un angolo per svoltare;
  4. Composto: perfetta sincronizzazione tra la persona e la bici;
  5. Caduta;
  6. Berm: un terrapieno;
  7. Give’r: provaci!;
  8. Gnarl: sentieri tecnici e difficili;
  9. Kit: l’abbigliamento;
  10. Giardino roccioso: parti di un sentiero ricoperto da pietre.

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