Diego Ulissi ha ricevuto buone notizie dopo gli esami sostenuti: “La biopsia cardiaca effettuata il 21 gennaio all’ospedale Riuniti di Ancona, ha escluso cardiomiopatie congenite e confermato una miocardite non recente, di origine verosimilmente virale, il cui agente eziologico non è stato individuato”.
“Referto che, assieme all’assenza di aritmie rischiose per l’atleta durante l’accurato studio elettrofisiologico, permette di rilasciare il nulla osta alla ripresa progressiva degli allenamenti”.
“Seguirà in ogni caso un periodo di monitoraggio periodico prima di confermare il definitivo ritorno alle gare”.
In una recente intervista, Ulissi aveva espresso la sua preoccupazione per la miocardite: “Poteva succedere il peggio, è quello che mi hanno fatto capire i medici a cui va il mio ringraziamento infinito per come mi hanno assistito. Stessa cosa vale per il mio team, una seconda famiglia. Ecco, in un momento così difficile è un conforto saperli vicini”, le parole alla Gazzetta dello Sport.
“Sono un ciclista professionista, amo il mio lavoro e non ho paura dei rischi. Ma questa cosa è diversa, una mazzata tremenda. C’è un però, enorme e che fa la differenza: ne stiamo parlando. Prima di essere un atleta, sono papà di due bimbe. Con mia moglie hanno la priorità su tutto. E quindi, anche in giorni così convulsi, preferisco guardare il bicchiere mezzo pieno: sono ancora qua”.
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