Vincenzo Nibali è considerato uno dei ciclisti più completi del panorama mondiale nella sua generazione. A confermare questa convinzione c’è il fatto che Lo squalo dello Stretto – soprannome datogli in virtù delle sue origini messinesi – sia iscritto al club esclusivo di ciclisti che possono vantare almeno un’edizione dei tre Grandi Giri.
Il siciliano, infatti, ha vinto La Vuelta de España nel 2010, il Giro d’Italia nel 2013 e il Tour de France nel 2014.
Nato a Messina il 14 novembre del 1984, Vincenzo dimostra il suo talento nel ciclismo ottenendo diversi successi internazionali nella categoria juniores. Oltre ai trionfi juniores, il messinese colleziona numerose vittorie anche in under 23, tra queste i due bronzi ottenuti a crono nei mondiali.
Nel 2006 entra a far parte della Liquigas e ottiene il primo successo da professionista nella settimana di Coppi e Bartali, un giro a tappe dalla durata di (appunto) sette giorni. Negli anni successivi alimenta la sua inclinazione verso la corsa a tappe e si specializza in questa categoria. Infatti, nel 2008, conquista la vittoria al Giro del Trentino e si piazza ai piedi della top 10 nel Giro d’Italia. Inoltre, conquista e mantiene per una settimana la maglia bianca – che sta ad indicare il miglior giovane – al Tour de France. Nel 2009 vince in solitaria il Giro dell’Appennino e prende nuovamente parte al Tour de France, giungendo settimo e dimostrando ottime abilità da scalatore. La sua stagione però si interrompe anzitempo (ad agosto) a causa di una caduta in cui si procura la frattura della clavicola.
Al rientro dall’infortunio, Nibali è più motivato che mai. Il messinese conquista il terzo posto al Giro d’Italia ma decide di non prendere parte al Tour de France per preparare La Vuelta de España. La decisione si rivela più che azzeccata, perché Nibali partecipa e vince La Vuelta diventando il primo italiano a riuscirci dopo 20 anni di digiuno. Nel 2013, Nibali passa dalla Liquigas all’Astana e – dopo aver conquistato il secondo posto nel 2011 – vince anche il Giro d’Italia.
Il 2014 è l’anno della definitiva consacrazione per Lo squalo dello Stretto, che si aggiudica la vittoria al Tour de France e riporta l’Italia al successo dopo 16 anni (l’ultimo fu Marco Pantani). Lo stesso anno vince anche il titolo di Campione d’Italia, successo che bisserà l’anno successivo. Nel 2016 vince per la seconda volta il Giro d’Italia e partecipa ai Giochi Olimpici. Purtroppo però, l’avventura olimpica del messinese si interrompe a 11 km dal traguardo. Nibali, infatti, cade in discesa lungo una delle curve più pericolose del circuito, riportando una frattura scomposta alla clavicola e vedendo sfumare una possibile medaglia.
Negli anni successivi raccoglie alcuni trofei tra cui il Giro di Lombardia e la Milano-Sanremo, prima di essere costretto al ritiro dal Tour de France a causa di una frattura ad una vertebra. Torna in sella dopo l’operazione prendendo parte alla Vuelta, dove conquista il secondo posto. Tra il 2019 e il 2020 raccoglie un secondo e un settimo posto al Giro d’Italia e un quarto posto alla Parigi-Nizza.
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