Davide Cassani sta aspettando la prova in linea di domenica, valida per i Mondiali di ciclismo, capitolo conclusivo della sua avventura da ct della Nazionale italiana.
“Sono sereno come mai in vita mia. Sarà il mio ultimo Mondiale, ma lo sto vivendo con una determinazione, una serenità, uno spirito, una cattiveria agonistica che non avevo mai avuto.
Ho una squadra così forte, coesa e decisa. Vogliamo vincere. E non ci interessa la tattica del Belgio o quello che farà il loro leader Van Aert” ha detto il ct della Nazionale di ciclismo.
“Il momento più brutto? Quando sono stato mandato a casa da Tokyo. Nessuno si è scusato e non sono mai stato ferito così. Avrei dato qualsiasi cosa per vedere vincere il quartetto di Ganna all’Olimpiade, per essere lì e per abbracciarli. Ero a casa mia, li ho visti in televisione, ho pianto di felicità, mi sono passati davanti gli ultimi sei anni. Il presidente ha deciso che non avrei fatto più il ct ed è scattata quella determinazione che mi ha portato a fare questa Nazionale. I ragazzi l’hanno capito, hanno percepito questo mio desiderio di chiudere vincendo. Mi hanno fatto sentire la loro vicinanza. Vogliamo vincere perchè possiamo farlo” ha chiosato Cassani.
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