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Gianni Savio e il futuro del ciclismo italiano: sfide e speranze

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Il percorso di Gianni Savio nel ciclismo

Gianni Savio, un nome che risuona con rispetto nel mondo del ciclismo, ha dedicato oltre quarant’anni alla valorizzazione di giovani talenti. Dopo la recente esperienza con il team Drone Hopper, Savio ha avviato un nuovo capitolo con la formazione Continental GW Shimano Sidermec, ora Petrolike Forte Sidermec.

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Questo team italo-colombiano ha come obiettivo principale quello di far emergere nuovi campioni, continuando la tradizione di scouting che ha caratterizzato la carriera di Savio.

Le sfide del ciclismo moderno

In un’intervista, Savio ha condiviso le sue riflessioni sulle difficoltà che il ciclismo italiano sta affrontando. La mancanza di sponsor e il crescente divario tra le squadre World Tour e quelle Professional rendono sempre più complicato il lavoro di chi cerca di scoprire nuovi talenti. “Oggi è difficile trovare giovani corridori interessanti”, ha affermato Savio, sottolineando come un singolo buon risultato possa portare un atleta a firmare con una squadra di alto livello, lasciando poco spazio alle formazioni minori.

Il futuro del ciclismo italiano

Il declino delle squadre professionistiche e la chiusura di storiche formazioni, come la Zalf, pongono interrogativi sul futuro del ciclismo in Italia. Savio ha evidenziato che il problema principale risiede nella scomparsa delle società di base, che rende difficile per i giovani avvicinarsi a questo sport. “È un insieme di circostanze che sono in parte mascherate dai risultati delle nostre azzurre”, ha commentato, riferendosi ai successi ottenuti dalle cicliste italiane nelle competizioni internazionali.

Un messaggio di speranza

Nonostante le sfide, Savio rimane ottimista. Ha confermato che il team continuerà la sua attività anche per la prossima stagione, mantenendo la collaborazione con Petrolike. “Siamo determinati a proseguire il nostro lavoro di sviluppo dei giovani talenti”, ha dichiarato, evidenziando l’importanza di continuare a investire nel futuro del ciclismo italiano. La sua passione e dedizione per questo sport rimangono inalterate, e il suo impegno è un faro di speranza per tutti coloro che amano il ciclismo.

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