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Un compleanno speciale per un grande campione
Il , Vincenzo Nibali ha festeggiato il suo quarant’anno con un evento unico nel suo genere: un ritorno tra i corridori professionisti. L’ex campione messinese, che ha chiuso la sua carriera nel 2022, ha partecipato al Criterium di Singapore, un’esibizione organizzata dalla società del Tour de France per promuovere il ciclismo in nuovi mercati.
In questa occasione, Nibali ha avuto l’opportunità di rivedere vecchi amici e colleghi, come Mark Cavendish e Chris Froome, mentre si è rimesso in sella alla sua bicicletta Scott.
La tecnologia al servizio delle prestazioni
In un’intervista rilasciata a Repubblica, Nibali ha condiviso le sue impressioni sull’evoluzione del ciclismo moderno.
Ha sottolineato come le prestazioni degli atleti siano migliorate notevolmente grazie ai progressi tecnologici delle biciclette. “In pedalate senza pretese, oggi faccio i 36 di media, quattro anni fa facevo 32”, ha dichiarato, evidenziando la differenza sostanziale che la tecnologia ha apportato nel mondo delle corse. Questo cambiamento ha reso le competizioni più intense e competitive, con i corridori che ora mantengono ritmi elevati per tutta la durata delle gare.
Le sfide del ciclismo italiano
Nonostante il suo entusiasmo per il ciclismo, Nibali ha anche espresso preoccupazione per il futuro dello sport in Italia. Ha notato la mancanza di sponsor disposti a investire nel ciclismo, un problema che ostacola la creazione di squadre di alto livello nel circuito World Tour. “Si potrebbe chiedere una mano allo Stato, ma noi abbiamo il calcio come primo sport”, ha commentato, evidenziando la difficoltà di attrarre investimenti significativi. Tuttavia, ha accolto con favore l’ingresso di grandi gruppi stranieri, come RedBull, nel panorama ciclistico italiano, sperando che possano contribuire a rivitalizzare il settore.
Un futuro luminoso per il ciclismo
Vincenzo Nibali, vincitore della tripla corona, ha analizzato la rapida evoluzione del ciclismo professionistico negli ultimi anni. Le prestazioni degli atleti sono cresciute in modo esponenziale, portando a una nuova concezione strategica delle corse. “Quando correvo io si andava forte nella prima e nell’ultima ora. Adesso vanno forte sempre. Le bici lo permettono”, ha affermato, sottolineando come la tecnologia abbia cambiato radicalmente il modo di correre. Concludendo, Nibali ha dimostrato di essere ancora un grande appassionato di ciclismo, continuando a percorrere circa 15.000 chilometri all’anno, anche se con un ritmo diverso rispetto ai tempi della sua carriera professionistica.