Marco Selleri si candida alla vicepresidenza della Federazione Ciclistica Italiana

Un passo importante per il futuro del ciclismo italiano e la sua rinascita

Un nuovo capitolo per il ciclismo italiano

Marco Selleri, noto organizzatore di eventi ciclistici e figura di spicco nel panorama sportivo italiano, ha ufficialmente annunciato la sua candidatura alla vicepresidenza della Federazione Ciclistica Italiana (FCI) per il quadriennio olimpico 2025-2028.

Questa decisione segna un momento cruciale per il ciclismo nel nostro paese, che ha bisogno di una visione fresca e innovativa per affrontare le sfide future.

Le sfide del ciclismo italiano

Selleri ha evidenziato come la sua esperienza pluriennale nel settore, che include l’organizzazione dei Mondiali di ciclismo di Imola nel 2020 e la rinascita del Giro d’Italia Giovani U23, gli abbia fornito una prospettiva unica sulle criticità che affliggono il movimento ciclistico.

Tra queste, la mancanza di ricambio generazionale e la stagnazione delle idee sono state identificate come le principali problematiche da affrontare. “Negli ultimi anni ho vissuto il ciclismo da molteplici prospettive: organizzatore, dirigente e osservatore attento delle dinamiche sportive e federali”, ha dichiarato Selleri, sottolineando l’importanza di un approccio integrato e collaborativo.

Priorità per il futuro

Le priorità delineate da Selleri per il futuro della FCI includono il ringiovanimento del movimento ciclistico e la promozione del ciclismo giovanile. È fondamentale, secondo il candidato, instaurare una sinergia tra organizzatori e territori per garantire una crescita sostenibile e inclusiva. “È necessario un approccio concreto e pragmatico in ogni ambito, anche per il nuovo ruolo dell’Italia nel panorama ciclistico internazionale”, ha aggiunto, evidenziando la necessità di un cambiamento radicale per restituire al ciclismo italiano il ruolo di protagonista.

Una visione strategica per il cambiamento

Selleri ha anche messo in guardia sul fatto che l’Italia non è più leader nel ciclismo mondiale e che è essenziale prendere atto di questa realtà. “Dobbiamo partecipare attivamente alle discussioni globali per interpretare il cambiamento del ciclismo, piuttosto che subirlo”, ha affermato. La sua visione si concentra sulla trasformazione delle idee in realtà concrete, come dimostrato dal successo del Giro Under 23. Oggi, più che mai, è necessario cambiare direzione per riportare il ciclismo italiano ai vertici.

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