Il futuro del trial italiano dopo l’era Rocchetti

Angelo Rocchetti conclude un decennio di successi, mentre Fabiano Grande si prepara a guidare la Nazionale.

Un bilancio positivo per Angelo Rocchetti

Con l’ultima prova di Coppa del Mondo di Trial, il panorama del trial italiano si prepara a un cambiamento significativo. Angelo Rocchetti, dopo oltre dieci anni di guida della Nazionale, ha tracciato un bilancio positivo del suo operato.

Il sesto posto di Diego Crescenzi nella categoria Elite 20 rappresenta il miglior piazzamento italiano di sempre, un risultato che sottolinea il progresso della disciplina nel nostro paese. Rocchetti ha affermato: “In questi anni ho visto crescere enormemente il livello degli atleti.

Sono aumentate la qualità e la partecipazione alla disciplina, con più società, gare e strutture, contribuendo a una diffusione capillare del movimento.” Questo è un chiaro segno di come il lavoro svolto abbia portato a risultati tangibili e a un aumento dell’interesse verso il trial.

Fabiano Grande: il nuovo capitano della Nazionale

Con la conclusione del mandato di Rocchetti, Fabiano Grande è stato nominato nuovo commissario tecnico della Nazionale italiana di trial. Grande, già collaboratore nel 2024 per la gestione delle gare del circuito della Coppa Italia, ha un’esperienza consolidata nel settore. Ha iniziato il suo percorso nel trial grazie all’attività del figlio, creando un park alle porte di Roma e contribuendo attivamente allo sviluppo della disciplina. “Puntiamo ad ampliare la base dei praticanti e a far crescere i nostri migliori atleti per raggiungere traguardi importanti, mantenendo la continuità con quanto costruito,” ha dichiarato Grande, evidenziando la sua visione per il futuro del trial italiano.

Il saluto di Cordiano Dagnoni e le prospettive future

Il presidente della Federazione Italiana Moto, Cordiano Dagnoni, ha espresso gratitudine nei confronti di Rocchetti, sottolineando l’importanza del suo lavoro: “Angelo ha impresso una svolta al movimento trial, lavorando con abnegazione e riuscendo a massimizzare le risorse a sua disposizione. Rispettiamo la sua decisione di percorrere altre strade e gli auguriamo le migliori fortune per il prosieguo della sua attività.” Questo passaggio di testimone rappresenta un momento cruciale per il trial italiano, che si trova ora a un bivio. La sfida per Grande sarà quella di mantenere il livello raggiunto e di continuare a sviluppare talenti, in un contesto sempre più competitivo a livello internazionale.

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