Addio a Pietro Moratto, custode della memoria di Fausto Coppi

Il ricordo di un grande ciclista e la sua eredità nel mondo del ciclismo

Un legame speciale con Fausto Coppi

Pietro Moratto, ex ciclista professionista e testimone vivente della storia del ciclismo italiano, è venuto a mancare a Castellania, nel giorno in cui si commemorava il 65° anniversario della morte di Fausto Coppi. Moratto, nato a Tortona, ha dedicato la sua vita al ciclismo, non solo come corridore, ma anche come custode della memoria di uno dei più grandi ciclisti di tutti i tempi.

La sua morte, avvenuta in circostanze tragiche, ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore degli appassionati di questo sport.

Una carriera ricca di aneddoti

Attivo negli anni Cinquanta, Moratto ha indossato la maglia della ‘Pedale Tortonese’, diventata poi ‘Pedale Tortonese Fausto Coppi’, e ha avuto l’onore di correre al fianco di Coppi nel 1953 e nel 1955.

La sua carriera è stata costellata di ricordi preziosi, tra cui la partecipazione al Giro dell’Appennino, dove Coppi ottenne la sua ultima vittoria. Moratto ricordava con affetto i momenti trascorsi con il Campionissimo, descrivendo la dedizione e la passione che caratterizzavano il suo approccio al ciclismo.

Un addio inaspettato

La morte di Moratto è avvenuta in un momento di festa, mentre partecipava a una commemorazione per Fausto Coppi. Un malore improvviso lo ha colto sulla piazza del Municipio, dove, nonostante i tentativi di rianimazione da parte dei presenti, non è stato possibile salvarlo. La notizia della sua scomparsa ha suscitato grande tristezza tra gli appassionati di ciclismo e tra coloro che lo conoscevano. Federico Chiodi, sindaco di Tortona, ha sottolineato l’importanza di Moratto come testimone di un’epoca e come custode di storie che hanno segnato la storia del ciclismo italiano.

Un’eredità duratura

La figura di Pietro Moratto rappresenta un legame indissolubile con la storia del ciclismo italiano. La sua passione per questo sport e il suo impegno nel mantenere viva la memoria di Fausto Coppi sono un esempio per le nuove generazioni di ciclisti. La sua scomparsa non segna solo la perdita di un grande atleta, ma anche di un narratore che ha saputo trasmettere l’amore per il ciclismo a chiunque avesse voglia di ascoltare. La comunità ciclistica piange la sua perdita, ma il suo spirito e i suoi racconti continueranno a vivere nel cuore di tutti coloro che amano questo sport.

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