Martin “Rekkles” Larsson è un Pro Player svedese e uno dei giocatori più forti al mondo di League of Legends. Per anni è stato il simbolo del team dei Fnatic.
Di origine svedese, nasce il 20 settembre 1996 e nei primi anni della sua vita sembrava dover diventare una promessa del calcio.
Dopo un grave infortunio è costretto a rinunciare al suo sogno, a soli 14 anni.
Da questa sua disgrazia riuscirà a costruire una carriera: infatti, da quel momento inizia a trascorrere più tempo sui videogiochi, in particolare a LoL – League of Legends. Nel 2012, dopo un breve lasso di tempo in cui militava in team minori, è arrivato l’interessamento dei Fnatic.
Inizialmente non poteva ancora partecipare agli eventi eSports, poiché l’età minima per il competitive è di 17 anni. Inizialmente quindi fa “gavetta” in un team secondario costruito appositamente per lui. Finalmente, nel 2014, arriva il debutto ufficiale con la maglia dei Fnatic nell’EULCS. L’esordio è da primi della classe: all’Intel Extreme Masters World Championship i Fnatic arrivano secondi.
Nella sua prima Spring Split i Fnatic ottengono quattro vittorie su quattro con Rekkles che conquista il titolo di MVP della SuperWeek. Arrivano secondi anche in regular season, qualificandosi e dominando poi i playoff, e arrivando a vincere il titolo europeo in finale contro gli SK Gaming. SOAZ, Cyanide, xPeke, Rekkles, YellOwStaR: questo il quintetto delle meraviglie che ha fatto innamorare milioni di appassionati.
Dopo una piccola e fallimentare parentesi negli Alliance, Martin torna dai Fnatic dove contribuisce alle vittorie sia in regular season che nei playoff del Summer con la perfect run da 18 vittorie su altrettante partite disputate. Arriveranno secondi ai mondiali, dietro soltanto al team SKT di Faker.
In totale disputa 566 game ufficiali con i Fnatic, portandoli alla vittoria in ben 4 edizioni dell’EULCS, e sfiorando più volte gli Worlds di LoL. Il 18 febbraio 2016 diventa il quarto giocatore di sempre dell’EULCS a raggiungere le 500 uccisioni, mentre detiene il primato – stabilito l’1 giugno 2017 – delle 1.000 kill segnate con la propria Tristana contro i Misfits Gaming nel Summer Split.
Martin “Rekkles” è indubbiamente tra i giocatori di League of Legends più titolati a livello continentale, anche se non è mai riuscito a primeggiare con i propri Fnatic a livello internazionale. Proprio questo motivo potrebbe aver spinto il talento svedese ad una scelta tanto controversa quanto inaspettata: il cambio di organizzazione.
Al suo ritorno nel 2014 ai Fnatic dopo la parentesi in Alliance aveva giurato amore eterno alla franchigia londinese. Tuttavia, nel 2020 ha stupito tutti passando dalla parte degli acerrimi rivali, i G2 Esports.
I G2 hanno vinto otto titoli in due filoni da quattro e quattro, inclusa una finale mondiale nel 2019, il titolo dell’MSI e due Top4 ai Worlds. È l’organizzazione eSports del momento, nonché il team di League of Legends più vincente di sempre a livello europeo, scavalcando persino gli stessi Fnatic nel numero di titoli vinti: 8 a 7. E Rekkles non è potuto rimanere immune a questo fascino.
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Sì va bene tutto, ma ti sei scordato un anno di storia. Dopo il suo arrivo, per una svariata serie di motivi, i G2 hanno fallito miseramente (esattamente come successe con gli Alliance).
Rekkles ha avuto diversi dissidi interni con gli altri giocatori che lo hanno portato ad allontanarsi dall'organizzazione.
Dato il suo buy-in è troppo alto e le squadre degli LEC erano già praticamente al completo, è stato costretto a rifugiarsi ai KCORP, un organizzazione di seconda lega francese.