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Dragon Age: The Veilguard, l’ultimo capitolo della celebre serie di BioWare, ha debuttato sul mercato con un’accoglienza mista. Nonostante le polemiche, il gioco ha registrato il miglior lancio per un titolo single player di Electronic Arts su Steam, attirando un numero record di giocatori contemporanei.
Questo successo commerciale è stato accompagnato da un forte dibattito tra i fan, che si è intensificato con l’apertura delle recensioni su Metacritic.
Nonostante il successo iniziale, Dragon Age: The Veilguard ha subito un bombardamento di recensioni negative, con punteggi che oscillano tra 0 e 1. Gli utenti hanno criticato aspramente l’inclusività dei personaggi e le tematiche affrontate nel gioco, sollevando questioni etiche e morali. Questo fenomeno non è nuovo nel panorama videoludico, ma ha raggiunto livelli significativi in questo caso, con una media voto degli utenti che si attesta attualmente a 3.9. La situazione ha generato una vera e propria battaglia tra sostenitori e detrattori del titolo.
Le controversie non si limitano alle recensioni. Il cambio di nome del gioco, inizialmente previsto come Dreadwolf, insieme a modifiche nel sistema di monetizzazione e nel combat system, ha creato dissapori tra i fan di lunga data. Molti di loro si sentono traditi da queste scelte, che sembrano allontanare il gioco dalla sua essenza originale. La presenza di una scena post-credits misteriosa ha ulteriormente alimentato le speculazioni e le discussioni tra i giocatori, rendendo Dragon Age: The Veilguard un argomento di dibattito acceso.
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