Arresti in casa NetEase: corruzione e riciclaggio di denaro

Un’inchiesta che scuote il colosso videoludico

La notizia degli arresti all’interno di NetEase ha scosso il settore videoludico, portando alla luce accuse gravi di corruzione e riciclaggio di denaro. Secondo fonti affidabili come Leifeng e Bloomberg Law, nove dipendenti dell’azienda, tra cui due dirigenti di alto livello, sono stati arrestati dalle autorità cinesi.

Le accuse riguardano un presunto riciclaggio di denaro che si stima possa ammontare tra gli 800 milioni e il miliardo di yuan, equivalenti a circa 103-129 milioni di euro.

Dettagli sugli arresti e le conseguenze per NetEase

I dirigenti coinvolti sono Xiang Liang, ex capo della divisione esports, e Jin Yuchen, general manager di NetEase Games. Leifeng ha riportato che, a seguito degli arresti, l’azienda ha deciso di interrompere la collaborazione con 27 compagnie che potrebbero essere collegate a questo scandalo. Inoltre, i nomi delle persone coinvolte sono stati rimossi dai sistemi interni di NetEase, un chiaro segnale della gravità della situazione. I dipendenti rimasti hanno notato che i normali screensaver sui loro computer sono stati sostituiti da avvisi sui protocolli di conformità aziendale, evidenziando un clima di tensione e preoccupazione all’interno dell’azienda.

Un contesto di crescente attenzione alla corruzione

Questa indagine rappresenta la seconda operazione anti-corruzione che coinvolge NetEase dall’inizio di settembre 2023. Negli ultimi anni, il settore videoludico ha visto un aumento dei cosiddetti “crimini dei colletti bianchi”, con casi di insider trading e altre irregolarità finanziarie che hanno attirato l’attenzione delle autorità. Un esempio emblematico è quello di Yuji Naka, co-creatore di Sonic, che lo scorso anno è stato condannato a una multa di 1 milione di euro e a 4 anni di libertà vigilata per un caso di insider trading. Questo scenario mette in evidenza la necessità di una maggiore trasparenza e responsabilità all’interno dell’industria, mentre le autorità continuano a monitorare e indagare su possibili irregolarità.

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