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Un cambiamento strategico per Square Enix
Square Enix, uno dei principali sviluppatori di videogiochi al mondo, sta riconsiderando la sua strategia riguardo all’esclusività dei remake di uno dei titoli più iconici della storia videoludica: Final Fantasy VII. Durante un’intervista rilasciata a IGN Brazil, il director Yoshinori Kitase ha rivelato che i futuri capitoli della saga non saranno più legati a una singola piattaforma.
Questa decisione segna un cambiamento significativo rispetto alle politiche precedenti dell’azienda, che ha storicamente mantenuto i suoi titoli più importanti come esclusive per PlayStation.
Costi di sviluppo e mercato attuale
Kitase ha sottolineato che, nell’attuale panorama dell’industria videoludica, i costi di sviluppo per giochi di grande portata come Final Fantasy VII Remake sono estremamente elevati.
Rimanere vincolati a un’unica piattaforma non solo limita il potenziale di vendita, ma può anche risultare controproducente per la sostenibilità economica del progetto. Con l’aumento della concorrenza e la diversificazione delle piattaforme di gioco, è diventato essenziale per gli sviluppatori massimizzare la loro audience e le opportunità di guadagno.
Le vendite e le aspettative
Nonostante Final Fantasy VII Rebirth non abbia raggiunto le aspettative di vendita iniziali, Kitase ha chiarito che il gioco non può essere considerato un flop. Le vendite sono state soddisfacenti, ma la decisione di non legare il titolo a una sola piattaforma è stata presa per garantire una maggiore accessibilità e un pubblico più ampio. Questo approccio potrebbe anche riflettersi positivamente sulle vendite future, poiché i giocatori di diverse piattaforme potranno finalmente godere di un titolo che ha segnato la storia dei videogiochi.
Il futuro della saga di Final Fantasy VII
Con l’annuncio di Kitase, i fan della saga possono aspettarsi un futuro più luminoso per Final Fantasy VII. La possibilità di vedere i remake e i nuovi capitoli su più piattaforme potrebbe portare a una rinascita dell’interesse per la serie, attirando nuovi giocatori e riaccendendo la passione di quelli storici. Inoltre, la strategia di Square Enix potrebbe influenzare anche altri sviluppatori, spingendoli a riconsiderare le loro politiche di esclusività in un mercato sempre più competitivo.