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Un ritorno atteso dopo 26 anni
FATAL FURY: City of the Wolves, il nuovo titolo della celebre saga di combattimento, è pronto a fare il suo debutto nel panorama degli esports. Questo atteso capitolo, che segna il ritorno della serie dopo ben 26 anni, è stato recentemente annunciato come parte della lista di giochi per l’Esports World Cup (EWC) 2025.
La collaborazione tra la Esports World Cup Foundation (EWCF) e SNK Corporation promette di riportare in auge il franchise, presentandolo a una nuova generazione di giocatori.
Un legame storico con gli esports
Il primo FATAL FURY è stato lanciato nel 1991, segnando l’inizio di una delle saghe più iconiche nel mondo dei giochi di combattimento.
Nonostante l’assenza di nuovi titoli per oltre due decenni, personaggi come Terry Bogard e Mai Shiranui hanno continuato a vivere in altri giochi, dimostrando la loro popolarità. La EWCF ha dichiarato che la partecipazione di FATAL FURY: City of the Wolves all’EWC 2025 sarà fondamentale per riaccendere lo spirito competitivo della serie, sfruttando la visibilità globale dell’evento per attrarre nuovi fan.
Un futuro luminoso per FATAL FURY
Kenji Matsubara, CEO di SNK Corporation, ha sottolineato l’importanza di questa partnership, definendola un traguardo storico per il franchise. Con l’uscita di City of the Wolves prevista per il , la collaborazione con EWCF rappresenta un’opportunità unica per mostrare l’eredità duratura della serie, coinvolgendo una nuova generazione di appassionati. La competizione si svolgerà in un formato innovativo, premiando i club e i giocatori in base ai loro successi nei vari giochi, creando un ambiente stimolante e competitivo.
Il panorama degli esports nel 2025
FATAL FURY: City of the Wolves sarà il ventesimo titolo a partecipare all’EWC 2025, che include anche giochi di grande successo come Dota 2, League of Legends e Call of Duty. L’evento, che si svolgerà a Riyadh, in Arabia Saudita, promette di essere un grande spettacolo per gli appassionati di esports, con un montepremi di 60 milioni di dollari. La presenza di giochi non tradizionali come gli scacchi dimostra l’evoluzione del panorama competitivo, rendendo l’EWC un evento inclusivo e variegato.