Il centauro della Honda Marc Marquez in un’intervista a Dazn è tornato a parlare della caduta di Jerez, che gli è costata la stagione: “Quando tornerò sarò pronto a correre gli stessi rischi, altrimenti non avrebbe senso rientrare. Quando è arrivato quell’errore stavo prendendo meno rischi.
Ero arrivato nel gruppo di testa e mi ero calmato, perché ero nella top5 e andava bene. L’errore arriva quando abbassi la tensione”.
Sul caotico Mondiale 2020: “Non ci ho capito niente. Guardando alla tv ho persino chiamato Santi Hernandez e gli ho chiesto cosa stesse succedendo.
Sulla stessa pista da una gara all’altra le classifiche sono cambiate completamente”.
I complimenti a Mir: “E’ stato il più costante e si è meritato il titolo di campione del mondo. In questo campionato la costanza è sembrata essere la dote più importante. Senza fare cose dell’altro mondo si è preso il titolo. Il prossimo anno dovrà difendere la corona iridata e dovrà per forza lottare per il mondiale. Le moto inoltre saranno le stesse, quindi tocca ai piloti. Io cercherò di togliergli il titolo, vedremo se potrò farlo”.
Il fratello Alex è cresciuto nel finale d’anno: “Mio fratello ha sofferto a inizio stagione, perché la Honda è una moto difficile da capire. Mi ha chiesto dei consigli e glieli ho dati. Ad esempio a Misano hanno provato alcune cose e ha fatto un passo avanti, iniziando a divertirsi. Sono stato felice per lui, perché di solito in MotoGP quando prendi lo slancio giusto, è difficile perderlo”.