Romain Grosjean non molla e annuncia: “La mia avventura in F1 e’ finita, ma vorrei correre ancora, anche se la mia famiglia non è totalmente d’accordo. Per i miei figli non è facile capire cosa significhi gareggiare per un pilota, ma in futuro mi comprenderanno.
Il campionato IndyCar sembra interessante ed è competitivo, con ottimi piloti. Magari un giorno mi piacerebbe correre ancora nella 24 Ore di Le Mans”.
Sull’incidente del 29 novembre 2020: “Il legamento del pollice che collega le ossa e la cartilagine della mano sinistra era completamente rotto e si tratta di una lesione che non guarisce da sola.
Per questo motivo, rischio di avere problemi anche a svuotare una pentola piena d’acqua. Ne sono consapevole. Del resto la mia nuova pelle è molto sottile e, di conseguenza, anche molto sensibile” ha detto a Ouest France.
“Non ho avuto incubi o problemi simili. Ho lavorato insieme a uno psicologo, ma non ho riscontrato problematiche ‘mentali’. Durante la mia prima diretta su Twitch, scherzavo sulla mia disavventura. Apprezzo la quotidianità e le piccole cose di ogni giorno. Certo l’incidente resta un momento importante della mia vita e una delle esperienze più segnanti. Ma oggi, per fortuna, sono vivo”.