Raggiunto dalla Gazzetta dello Sport, Valentino Rossi ha risposto a chi gli rimprovera di non essersi ritirato nel suo momento migliore: “A me piace l’adrenalina che mi dà vincere, andare sul podio o solo fare una bella gara. Sto bene per qualche giorno.
Mi piace quella sensazione lì. So benissimo che alla fine il tempo l’avrà vinta, purtroppo per tutti è così, ma provo con tutte le mie forze a rendergliela il più difficile possibile, ecco. E questo è il solo motivo per cui ancora corro”.
La carriera del Dottore è costellata di numerose tappe importanti: “Il 2001, perché era l’ultimo Mondiale della 500 e quindi l’ultima possibilità di farcela: una battaglia all’ultimo sangue con Biaggi, stupenda. Poi il 2004, con la vittoria all’esordio a Welkom con la Yamaha. Sportivamente la più bella. E il 2008: per molti ero già finito, vecchio. Invece passando alle Bridgestone ho battuto Stoner. Se potessi cambiare un giorno della mia vita, sarebbe Valencia 2006. Lì ho buttato via un Mondiale che avrei potuto vincere e sarebbero stati 10 comunque, anche dopo il furto del 2015”.
Una volta ritiratosi, potrebbe essere il fratello Luca Marini a raccoglierne la pesante eredità: “Finita la gara di Portimato eravamo disperati tutti e due perché siamo andati piano. Ci piacerebbe lottare assieme, come domenica in Portogallo, ma per posizioni importanti” ha concluso Valentino Rossi.
Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire le funzioni dei social media e analizzare il nostro traffico. Inoltre forniamo informazioni sul modo in cui utilizzi il nostro sito ai nostri partner che si occupano di analisi dei dati web, pubblicità e social media, i quali potrebbero combinarle con altre informazioni che hai fornito loro o che hanno raccolto in base al tuo utilizzo dei loro servizi. Visualizza dettagli