Marc Marquez torna sul tracciato di Jerez, dove il 19 luglio 2020 ebbe l’incidente che diede inizio al suo calvario, terminato a Portimao dopo nove mesi lontano dalle piste. Sul suo canale Youtube Jorge Lorenzo ha sottolineato i meriti del centauro catalano: “Per mia fortuna non ho mai avuto uno stop così lungo.
Deve essere stato difficilissimo per Marc, stare a lungo in ospedale e poi iniziare la riabilitazione in maniera molto lenta e faticosa, avendo difficoltà a svolgere movimenti e azioni normalissimi nella vita normale”.
“Il mio infortunio peggiore è stato ad Assen nel 2019.
Il primo mese dopo la caduta che ha coinvolto schiena e vertebre è stato veramente un incubo. Non riuscivo a dormire, ero alle Maldive e ho fatto portare un’amaca della spiaggia in camera d’albergo perché era l’unica inclinazione che mi faceva chiudere occhio. In Olanda mi sono reso conto che era giusto ritirarmi, è la prima volta che ho pensato ‘ma io cosa ci faccio qui'”.
Secondo il maiorchino, la Honda deve moltissimo a Marquez, che ha mascherato con la sua classe i problemi della moto negli ultimi anni: “Gli ultimi sei titoli mondiali che ha vinto sono tutti per merito di Marc. Un pilota veramente unico ed estremo per stile di guida e aggressività, capace di mascherare i limiti della moto. I tecnici giapponesi stanno cercando di rendere la RC213V più adatta a diversi stili di guida, ma non è facile riuscire a fare quello che ad esempio è riuscito a fare Luigi Dall’Igna in Ducati, moto che adesso è adatta a praticamente tutti i piloti”.