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La sua era una famiglia di piloti: i tre fratelli e il figlio erano infatti legati alle maggiori competizioni automobilistiche statunitensi. Tanto che la Pike’s Peak è conosciuta come Unser’s Peak per le loro assidue partecipazioni all’evento. Oltre trent’anni di carriera e 250 corse: chi era Robert Unser, “The Uncle Bobby”?
Classe 1934, Robert “Bobby” Unser nasce a Colorado Springs da genitori di origine svizzera. Terzo di quattro fratelli (tutti piloti), all’età di un anno si trasferisce a Albuquerque, nel New Mexico. Si avvicina al mondo automobilistico nel 1950, vincendo il suo primo campionato Southwest Modified Stock Cars. Dal 1935 al 1955 Bobby serve nella US Air Force e si distingue come tiratore scelto nelle gare militari. Nel 1955 Bobby e i fratelli Jerry e Al Unser decidono di intraprendere la carriera da piloti nella USAC (United States Auto Club), una delle maggiori federazioni automobilistiche statunitensi. Quattro anni dopo, il fratello Jerry Unser morirà in un incidente alla 500 Miglia di Indianapolis.
Bobby Unser ha vinto numerosi campionati di corse nel corso della sua carriera, tra cui tre titoli di Indianapolis 500. Dopo il debutto nel 1955 a Pike’s Peak, in seguito soprannominato “Unser’s Peak” in onore alla storia di successi della sua famiglia a tale competizione. Nel primo anno di carriera conclude in quinta posizione, dietro ai fratelli Jerry e Al. L’anno successivo, sempre a Pike’s Peak vince il primo titolo, a cui seguiranno altri dodici in carriera. In particolare, Bobby Unser metterà a segno sei titoli consecutivi dal 1958 al 1963. La sua striscia di vittorie termina nel 1964: ad aggiudicarsi il titolo, il fratello minore Al.
Bobby Unser corre nella sua prima 500 miglia di Indianapolis nel 1963. Per un incidente nelle prime fasi della gara, si piazza trentatreesimo. La prima vittoria nel campionato Indycar arriva invece nel 1967 a Mosport, in Ontario. Un anno dopo, Unser vince la 500 miglia di Indianapolis, stabilendo il record come primo pilota a raggiungere una velocità di oltre 170 miglia all’ora in tale competizione. Nel 1969 si aggiudica il suo primo campionato nazionale USAC. Bobby Unser stabilisce un altro record nella 500 Miglia di Indianapolis del 1972 per il tempo di qualifica più veloce, a 195,94 miglia orarie. Nel 1974 vince il suo secondo USAC National Driving Championship e un anno dopo la sua seconda 500 Miglia di Indianapolis.
Bobby Unser si accaparra il titolo di campione all’IROC del 1975, una sorta di all-star game automobilistico. A parteciparvi, solo alcuni piloti selezionati su stock-car preparate in maniera identica, per poter giudicare esclusivamente le doti di guida. Dal 1979 al 1981 Unser corse nella serie CART per il Team Penske vincendo dieci gare. Nel 1980 diviene il primo pilota a vincere quattro volte la California 500. La sua carriera termina nel 1981 a seguito di una controversa vittoria a Indianapolis. Il titolo gli verrà e tolto e poi restituito definitivamente, in una battaglia legale e mediatica che costerà parecchio a Bobby Unser, in termini economici e di immagine.
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Nella sua autobiografia del 2003 Winners are Driven, Unser affermerà che nella disputa intorno alla Indy dell’81 ci fossero ragioni politiche. In particolare, che l’USAC l’avesse squalificato (favorendo così Andretti, il secondo arrivato), sperando di iniziare un litigio tra Pat Patrick e Roger Penske, proprietari dei rispettivi team. Dopo il ritiro, non abbandonò del tutto le corse, né il successo. Bobby Unser inoltre collabora nel lavoro di sviluppo per Audi e nel 1986, dopo un’assenza di 12 anni dalla gara di Pikes Peak, vinse l’evento per la decima volta guidando un’Audi Quattro, superando il record di nove vittorie che aveva condiviso con suo zio Louis.
La vittoria del 1986 porta il numero totale di titoli alla Pike’s Peak di Bobby Unser a 13, comprese due vittorie di classe stock car (1969 e 1974) e una vittoria di classe sport (1963). Nel 1993, inoltre, Unser stabilisce un nuovo record di Bonneville Salt Flats al Bonneville Speedway di 223,709 in una D/Gas Modified Roadster che rimarrà in piedi per 18 anni.
Bobby Unser diviene in seguito commentatore televisivo per le gare di auto Indy dopo il suo ritiro lavorando per NBC, ABC ed ESPN. Unser ha anche lavorato come analista per l’IMS Radio Network nel 1986. Nel 1989 e nel 1990, la National Academy of Television Arts and Sciences ha premiato la trasmissione della 500 Miglia di Indianapolis della ABC con lo Sports Emmy Award per “Outstanding Live Sports Special”. Unser ricevette gli onori di annunciatore con Paul Page, Sam Posey e altri. Unser ha anche trasmesso diversi eventi NASCAR tra il 1986 e il 1992 insieme a Page e Benny Parsons. Muore il 2 maggio 2021, all’età di 87 anni e dopo 4 anni di malattia.
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